Commissione Europea, report sul'allevamento cunicolo in UE

Estratto di una relazione della DG Salute e sicurezza alimentare sull'allevamento cunicolo a scopo commerciale nell'Unione europea. 

I principali paesi produttori (Spagna, Francia e Italia) evidenziano l'importanza dell'allevamento cunicolo per la salvaguardia delle comunità rurali. In tali aree principali, le gabbie tradizionali costituiscono la norma nell'allevamento (85 % della produzione complessiva dell'UE). Le gabbie convenzionali limitano l'espressione dei comportamenti naturali degli animali e incrementano il rischio di situazioni quali l'eccessiva densità e le gabbie per coniglie da rimonta in cui le disposizioni legislative dell'UE non sono rispettate. D'altro canto, in presenza di adeguate misure di biosicurezza, esse agevolano la manipolazione e la disinfezione, contribuendo così a migliorare le condizioni sanitarie.

Un mercato secondario e di volume molto più ridotto (Europa centrale) riguarda consumatori che prestano maggiore attenzione all'aspetto del comportamento dei conigli. Per tale mercato l'allevamento si sta indirizzando verso sistemi d'allevamento in recinti attrezzati (6 % della produzione dell'UE). Sebbene offrano ai conigli migliori possibilità di esprimere comportamenti naturali e sociali, i recinti presentano aspetti negativi riguardanti la manipolazione e la disinfezione e determinano pertanto tassi di mortalità e di morbilità più elevati. Le carni di coniglio prodotte con tale sistema sono etichettate in modo diverso e sono più costose a livello di vendita al dettaglio.

In tutta Europa i sistemi di produzione con gabbie attrezzate (9 %) pongono parziale rimedio alle carenze che le gabbie convenzionali rappresentano sul piano del benessere degli animali, mantenendo nel contempo una rigorosa biosicurezza.

Sarebbe opportuno che i due diversi mercati sviluppassero strategie differenti al fine di trovare il compromesso migliore per rispondere alle attuali esigenze in tema di benessere dei conigli, alle esigenze degli allevatori e alle richieste dei consumatori senza compromettere la sostenibilità del settore. 

 

 

Data di pubblicazione: 
31/05/2018
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