Gelato in pausa pranzo sì o no (e come)

29/06/2018

Un gelato fatto in casa con l'utilizzo della sola frutta intera come “dolcificante” e l'attento uso di proteine (in genere si tratta dell'albume d'uovo per il sorbetto e di proteine del siero del latte in polvere per le creme, ma anche le alternative vegetali vanno benissimo) può essere a tutti gli effetti considerato un pasto completo. 

Lo stesso non si può dire, in genere, dei gelati che si comprano ad esempio in gelateria o al supermercato. ll rischio, quando il gelato è il pranzo, è quindi quello di non fornire i nutrienti utili alla propria salute e, a causa dell'elevato carico glicemico, ritrovarsi nel pomeriggio lavorativo più stanchi o affamati del previsto o con la mente più annebbiata di quanto sarebbe funzionale.

Inoltre, il pranzo gelato avrà regalato un picco di zuccheri nel sangue decisamente poco sano, in particolare per chi è predisposto al diabete o deve tenere controllata la glicemia. Più il gelato è elevato in zuccheri semplici contenuti, peggiore è il risultato.

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