Le persone nelle città producono molti rifiuti solidi e, purtroppo, la quantità di rifiuti che ogni individuo genera sta persino aumentando più velocemente rispetto al numero di persone presenti nelle città stesse, creando un problema sempre più impellente.
Immaginate un autocarro da 40 tonnellate, 40.000 kg!, completamente carico; ora immaginatevi 23 milioni di questi autocarri, in fila indiana, attaccati l'uno all'altro - sono in numero sufficiente a comporre un nastro lungo sette volte l'intero giro del Pianeta - più o meno 264
Il packaging da una parte e i comportamenti dei consumatori dall’altra giocano un ruolo fondamentale nella prevenzione degli sprechi alimentari, che, come si evince dai dati, il più delle volte si verificano proprio tra le mura domestiche.
Per combattere la povertà alimentare e lo spreco di cibo, la Regione è impegnata da alcuni anni a valorizzare e promuovere gli Empori solidali che per numero e capillarità rappresentano una peculiarità della nostra regione.
In Emilia-Romagna ad oggi quelli attivi sono 23 e altri 5 apriranno a breve.
Secondo il Circularity Gap Report, il modello circolare farebbe risparmiare 21 miliardi di tonnellate di materiali vergini. Ma occorre creare un mercato delle materie prime seconde
Lo spreco alimentare si verifica lungo tutta la catena di approvvigionamento, raccolta, stoccaggio, trasporto, trasformazione, distribuzione del cibo, fino al consumo da parte dei singoli. Per la Regione Emilia-Romagna, occorre quindi lavorare anche sulla sponda delle imprese di produzione e distribuzione: i possibili “donatori” di cibo, promuovendo una rete di aziende disposte a donare o a fornire i prodotti in eccedenza.
Dal lockdown una lezione l’abbiamo imparata: mangiare in modo salutare, cucinare il cibo, utilizzando al meglio gli ingredienti a disposizione, sprecando il meno possibile.
Donazione degli alimenti: chi sono gli attori e cosa sono le eccedenze alimentari?
Le eccedenze alimentari, costituite da prodotti alimentari finiti (compresi carne, frutta e ortaggi freschi), sono prodotti parzialmente formulati o ingredienti alimentari e possono generarsi in qualsiasi fase della filiera di produzione e distribuzione degli alimenti per motivi di varia natura.
"Lotta allo spreco e sostegno alle fragilità alimentare sono temi sempre più pressanti e cruciali, mai come oggi obbligatoriamente al centro dell'azione di Governo. Lo dimostra l'importante, mai così consistente, dotazione del Fondo emergenze alimentari cui, nei mesi dell'emergenze Covid, abbiamo voluto destinare 300milioni; gli 800 milioni di euro trasferiti ai Comuni per buoni spesa da destinare alle famiglie in difficoltà; gli ulteriori 40 milioni già previsti nella prossima Legge di bilancio per rafforzare il Fondo.
Un sostegno concreto alle persone e famiglie che si trovano in grave difficoltà economica, tanto da non poter soddisfare bisogni primari, quali il cibo.