Le esperienze del controllo ufficiale nelle rivendite dei prodotti etnici

Martedì 11 novembre si svolgerà a Bologna, presso la sala Auditorium della Regione Emilia Romagna, il seminario dal titolo \"Gli altri alimenti: il controllo degli alimenti etnici\". Ne parliamo con  Luigi Piscitelli del servizio veterinario dell'ASL di Milano e Mauro Ferri,  del servizio veterinario dell'Azienda USL di Modena, moderatore del seminario. I due relatori, in occasione dell'evento presenteranno anche l'opuscolo dal  titolo \" Le esperienze del controllo ufficiale nelle rivendite dei prodotti etnici\".

Come nasce l'idea di questo evento?

Si tratta per la verità di un impegno preso alla fine di Sicura 2013, dopo un analogo intervento sui . L'argomento aveva suscitato interesse e ci si era ripromessi di svilupparlo e approfondirlo.

Ma quali i motivi di interesse per la Sanità pubblica?

Nei negozi, nei laboratori e nei ristoranti giungono sempre più prodotti alimentari pressoché da ogni parte del mondo, anche con ingredienti inusuali, in confezioni e con etichette scritte nelle lingue più disparate. Ciò pone nuove sfide a chi deve garantire la sicurezza alimentare e la tutela degli interessi del consumatore, con nuovi contenuti e nuovi metodi di approccio al particolare mondo del cibo etnico.

Lo scopo dell'evento?

Intende contribuire all'approfondimento di quelle esigenze di cui abbiamo accennato, in contatto con collega profondamente impegnato in queste attività e con una lunga esperienza sugli aspetti concreti che si presentano a chi svolge attività ispettive. Si tratta di aspetti minuti, collaterali che rischiano di fare siepe e impedire di raggiungere il vero obiettivo delle attività ispettive: capire e gestire il rischio della circolazione di prodotti irregolari, insicuri. Confezioni in lingue straniere, su alfabeti diversi o ideogrammi, etichette incomplete o mancanti sono i principali ostacoli a capire in cosa consistono i prodotti alimentari da ispezionare.

Ostacoli non da poco quindi, ma come superarli?

Puntiamo da una parte ad approfondire con una presentazione più dettagliata classica sulla complessa casistica che gli ci pone ogni giorno di più, ma stavolta la affianchiamo con qualcosa dopo l'evento accompagnerà gli iscritti nel loro lavoro quotidiano: un opuscolo che raccoglie consigli e suggerimenti (collaudati, questo è importante) per risolvere le difficoltà che si possono riscontrare in queste ispezioni. In realtà presentazione e opuscolo si integrano a vicenda ma l'opuscolo è stato concepito per vivere anche una vita propria, stuzzicando curiosità e solleticando interessi e soprattutto per la possibilità di risolvere dubbi, aiutando a capire. Nell'opuscolo come nella presentazione abbondano i casi esaminati e le immagini e anche i percorsi guidati,gli esempi.  Ma il suo vero valore consiste in altro, cioè nel suggerire un metodo particolare e cioè l'uso (la riscoperta?) dello smartphone o del tab che da semplici mezzi di comunicazione possono (e dovrebbero sempre più) essere usati per usare le risorse (APP, spesso gratuite) che possono aiutarci a interpretare, tradurre, capire già durante le ispezioni magari anche migliorando la reciproca comprensione con gli OSA durante i controlli. Uno smartphone può rivelarsi uno strumento prezioso.

Una ultima cosa: a chi è destinato l'evento?

Un prodotto alimentare irregolarmente identificato per l'ingresso nel nostro Paese può porre problemi molto trasversali che sarebbe sbagliato con le gabbie delle ; problemi posti da prodotti di origine animale e vegetale si mescolano spesso sulla stessa etichetta, vera o fasulla che sia e pertanto i destinatari sono tutti coloro che quelli che si occupano di sicurezza alimentare: veterinari, medici, biologi e tecnici della prevenzione delle ASL, degli IZS, delle ARPA, delle Regioni ma anche i liberi professionisti consulenti degli OSA. E ai presenti raccomando di avere lo smartphone o il tablet ben carico e connesso, sarà davvero utile.

Data di pubblicazione: 
29/10/2014
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