Latte crudo, divieto in Irlanda

L’Autorità irlandese per la sicurezza alimentare (FSAI) ha diffuso i risultati di un monitoraggio microbiologico, che conferma la presenza di agenti patogeni nel latte crudo e nei filtri in linea delle apparecchiature di mungitura. La Listeria monocytogenes e il Campylobacter sono stati rilevati, rispettivamente, nel 7% e 3% di campioni di latte crudo, mentre nei filtri queste percentuali sono notevolmente superiori: 20% e 22%, rispettivamente, il che suggerisce una contaminazione del latte crudo potenzialmente maggiore. La Salmonella è stata rilevata nell’1% dei filtri e nello 0,5% dei campioni di latte crudo, mentre l’Escherichia coli è stata rilevata nel 6% dei campioni di filtri, con la possibilità, quindi, di contaminare il latte crudo.

Secondo la FSAI, anche se l’igiene degli stabilimenti e la salute degli animali negli allevamenti irlandesi sono molto migliorati negli ultimi anni, le aziende rimangono un serbatoio significativo di agenti patogeni. Anche se si adottano le migliori norme igieniche, è possibile che il latte crudo possa essere contaminato. Per questo, l’Authority irlandese raccomanda nuovamente di vietare il consumo umano di latte crudo e, in mancanza di un provvedimento di questo tipo, di bollire il latte non pastorizzato, in particolare quando viene consumato da neonati, bambini, donne in gravidanza, anziani e persone con il sistema immunitario indebolito o che soffrono di una malattia cronica.

Data di pubblicazione: 
08/04/2015
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