Listeriosi

Agente eziologico e sue caratteristiche

Agente eziologico
Batterio: Listeria monocytogenes.
 

Caratteristiche dell’agente patogeno
Bacillo Gram-positivo, non sporigeno, anaerobico facoltativo. Psicrotrofico; cresce a 3-42 °C (ottimo 30-35 °C), pH 5,0-9,0 (minimo 4,4), aw >0,92. I batteri sono in grado di crescere in presenza del 10% di sale.
 

Periodo di incubazione e sintomatologia

Periodo di incubazione
Da giorni a diverse settimane.
 

Sintomi
Sintomi simili a quelli dell'influenza, come febbre, cefalea e, occasionalmente, sintomi gastrointestinali.

Postumi
Meningoencefalite e/o setticemia nei neonati e negli adulti e aborto nelle donne in gravidanza. La comparsa della meningoencefalite (rara nelle donne in gravidanza) può essere improvvisa, con febbri, cefalee forti, nausea, vomito e segni di irritazione meningea. Precocemente possono comparire delirio e coma; occasionalmente si verificano collasso e shock.
 

Durata
Da giorni a settimane.
 

Meccanismo di trasmissione e misure di controllo

Serbatoio/sorgente
Acqua, suolo, acque di scolo, ortaggi in decomposizione, insilato e feci di numerosi animali domestici e selvatici. Altre sorgenti possono essere l'uomo e gli animali infetti.
 

Meccanismo di trasmissione e alimenti coinvolti
Una percentuale notevole dei casi di listeriosi è determinata dagli alimenti. Gli alimenti interessati sono il latte crudo, i formaggi molli, le paste di carne, la lingua di suino in gelatina, gli ortaggi crudi e le insalate di verdure cotte.
 

Misure di controllo specifiche
A livello industriale: trattamento termico del latte (pastorizzazione, sterilizzazione), con accorgimenti per assicurare una riduzione dei rischi di contaminazione. Per gli alimenti trasformati pronti per il consumo ad alto rischio, riduzione di tutti i rischi di contaminazione incrociata dopo la preparazione; trattamento termico; buone pratiche igieniche nel corso della produzione e della trasformazione.
A livello di struttura di preparazione degli alimenti/domestico: uso di latte pastorizzato o sottoposto a trattamento termico (bollitura) e di prodotti derivati da latte pastorizzato o trattato termicamente; refrigerazione degli alimenti deperibili e consumo entro un breve lasso di tempo. Gli alimenti precotti refrigerati dovrebbero essere completamente riscaldati prima del consumo. Evitare certi alimenti ad alto rischio, per esempio formaggio molle, carne pronta al consumo come paté e latte crudo e prodotti a base di latte crudo durante la gravidanza.
I consumatori, in particolare le donne in gravidanza e altri individui a rischio, dovrebbero evitare di consumare alimenti di origine animale crudi, per esempio carne cruda e latte crudo. Le donne in gravidanza dovrebbero pure evitare alimenti che sostengono la crescita di Listeria, per esempio formaggio molle, insalate pre-preparate, gelato, prodotti ittici affumicati o crudi, paté.
 

Diffusione
Incidenza +. La maggior parte dei casi è stata segnalata in Europa, Nord America e isole del Pacifico.
 

Altri commenti
La forma più severa di malattia si verifica nei feti e nei neonati, negli anziani e nei soggetti immunocompromessi. Circa un terzo dei casi clinici si verifica nei neonati. Negli adulti l'infezione si verifica principalmente nei soggetti di 40 e più anni. L'infezione fetale transplacentare può portare all'aborto o alla natimortalità. L'infezione asintomatica può verificarsi a tutte le età. Gli individui infetti emettono gli organismi con le feci per diversi mesi. Mortalità fino al 30% e fino al 70% in pazienti non sottoposti a trattamento adeguato. Le donne gravide e i feti, gli anziani e gli individui immunocompromessi sono i più suscettibili. La malattia sistemica con un periodo lungo di incubazione è la manifestazione più comune, ma sono state segnalate forme acute caratterizzate da diarrea, con un periodo di incubazione di 2 giorni, in persone in buone condizioni di salute.