Èiniziata il 12 giugno scorso la distruzione degli alberi geneticamente modificati di olivo, ciliegio e kiwi, piantati a scopo di ricerca nei campi sperimentali dell'Università della Tuscia. Le ricerche erano state formalmente autorizzate dal ministero delle Politiche agricole ed erano iniziate da quasi 30 anni nel rispetto delle misure di sicurezza previste dalla legge. Alla scadenza dell'autorizzazione, i ministeri dell'Ambiente e delle Politiche agricole non hanno accolto la richiesta di proroga avanzata dall'Università della Tuscia. Così, il 1˚ giugno è arrivata la comunicazione ufficiale per la distruzione dei campi e ai ricercatori guidati da Eddo Rugini non è rimasta altra scelta che applicare il protocollo di distruzione che prevede un trattamento con un disseccante, l'espianto e poi l'incenerimento degli alberi. fonte: Agrisole