Il Frigo Parlante: la frutta continua a maturare anche dopo la raccolta?

Sai che alcuni tipi di frutta continuano a maturare anche dopo la raccolta?

Esistono due categorie di frutti: quelli climaterici e quelli non climaterici.

  • I frutti climaterici sono quelli che, generalmente, maturano anche dopo essere stati raccolti, anzi, alcuni di essi, come l’avocado, maturano solo dopo essere stati raccolti.
    Questa loro caratteristica è dovuta alla produzione di una grande quantità di etilene, un ormone vegetale che li porta velocemente a maturazione. Mele, albicocche, cachi, avocado, banane, fichi, kiwi, mango, pesche, pere e meloni sono frutti climaterici.
  • I frutti non climaterici non producono grandi quantità di etilene, la loro respirazione diminuisce gradualmente dopo la raccolta e, conseguentemente, anche la loro maturazione. E’ bene dunque che tali frutti siano lasciati maturare sulla pianta. Fragole, ciliegie, arance, limoni, angurie e ananas sono frutti non climaterici.

I frutti climaterici si possono conservare più a lungo e con maggiore efficacia perché, grazie all’atmosfera controllata e alla somministrazione, comunque controllata, di etilene, è possibile raccoglierli acerbi e portarli rapidamente a maturazione quando necessario. Il caso più eclatante è quello delle banane, raccolte verdi e poi fatte maturare dopo il trasporto.

La maturazione della frutta

Durante la maturazione si sviluppano quattro caratteristiche tipiche della frutta: aroma, dolcezza, succosità e morbidezza, colore.

Aroma: la frutta acerba contiene fenoli, sostanze amare e astringenti il cui scopo è quello di è scoraggiarne in consumo da parte degli animali prima che il seme sia maturo. Con la maturazione tali composti scompaiono lasciando spazio agli aromi piacevoli che, al contrario, servono ad incoraggiare gli animali a mangiare tali frutti favorendo così la disseminazione. Affinché avvenga questo processo, in genere, la frutta deve essere ancora sull’albero.

Dolcezza: questa caratteristica è dovuta alla presenza di zuccheri semplici (saccarosio e fruttosio) ricavati dalla linfa o dalla trasformazione degli amidi.

Succosità e morbidezza:un enzima specifico attacca la pectina presente nelle pareti delle cellule, causando la rottura di queste che quindi rilasciano più facilmente l’acqua. Il frutto risulta così più morbido e succoso. In questo processo vengono utilizzati gli acidi del frutto che di conseguenza assume un sapore meno brusco.

Colore: con la maturazione il colore del frutto diventa più luminoso e si forma sulla sua superficie una pellicola cerosa che impedisce la dispersione dell’acqua.