Alluvione e fango: attenzione al rischio di infezioni

Nelle aree colpite da alluvioni, come quelle che hanno interessato recentemente l’Emilia Romagna, può aumentare il rischio di alcune infezioni dovute alla presenza di acque stagnanti. Gli esperti dell’Iss sono in contatto con i colleghi della regione, che stanno gestendo la situazione dando indicazioni aggiornate, puntuali e basate sulla situazione nelle singole aree (disponibili sul sito https://www.regione.emilia-romagna.it/alluvione/aggiornamenti).  Al momento non  sono segnalate situazioni particolari di rischio sanitario, è importante comunque sottolineare che è bene evitare alcuni comportamenti che favoriscono l’insorgenza di infezioni.

I possibili rischi noti dalla letteratura scientifica e dalle esperienze precedenti riguardano soprattutto le infezioni gastrointestinali, la legionellosi e le arbovirosi come l’infezione da West Nile virus. Nelle zone in cui i sistemi fognari sono danneggiati, come ricorda anche un risk assessment dell’Ecdc pubblicato in occasione delle alluvioni del 2021 nel centro Europa, aumenta il rischio di trasmissione indiretta o diretta di diversi patogeni gastrointestinali, dall’E. coli all’epatite A.

Per ridurre il rischio di infezioni la raccomandazione è bere solo acqua potabile e sicura seguendo attentamente le indicazioni fornite dalla autorità sanitarie regionali sulla potabilità dell’acque dei rubinetti, e mangiare cibo che non sia stato in contatto con acque o fanghi derivati dall’alluvione, o con superfici che possono essere state in contatto con questi. Nel dubbio gettare cibi o bevande potenzialmente contaminate.

Inoltre è opportuno evitare il più possibile il contatto con le acque stagnanti, ad esempio indossando stivali o calzature robuste. Particolare attenzione va data ai bambini per i quali il contatto con l’acqua può essere visto come gioco. Resta sempre l’indicazione di lavarsi le mani con acqua e sapone ed evitare di toccarsi gli occhi e la bocca con le mani sporche di fango

Inondazioni, esondazioni ed alluvioni sono inoltre associate all’aumento del rischio di alcune malattie trasmesse da insetti, incluse le arbovirosi trasmesse da zanzare, come il virus West Nile, endemico in Italia, e i virus dengue e chikungunya, che hanno dato luogo a focolai sporadici nel nostro paese. Per ridurre il rischio di infezione è necessario ridurre il più possibile l’esposizione a punture di zanzare, ad esempio usando repellenti e indossando pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe.  

Data di pubblicazione: 
26/05/2023
Categoria Notizia: