DG SANTE: Risultati dell'audit sul benessere delle galline ovaiole in Italia

Nell'aprile del 2021, gli ispettori della DG SANTE (Direzione Generale Salute e Sicurezza Alimentare) hanno svolto un audit in Italia con l'obiettivo di valutare l'efficacia dei controlli ufficiali nel garantire la protezione del benessere delle galline ovaiole in tutte le fasi della produzione.

Il settore della gallina ovaiola in Italia è molto consistente; nel 2020 la popolazione totale era di circa 41 milioni di galline ovaiole (l'11 % delle galline dell'UE), di cui il 58,1 % allevato in sistemi senza gabbie. Secondo i dati, il numero di galline ovaiole allevate in gabbia in Italia è diminuito del 20,5 % tra il 2016 e il 2020.

Secondo gli ispettori l'Italia dispone di un sistema volto a garantire il benessere delle galline ovaiole durante tutto il loro ciclo di vita e in tutti i sistemi di produzione; tuttavia il sistema presenta dei punti di forza e dei punti di debolezza da migliorare. Inoltre, il fatto che l'Italia non abbia inserito un obiettivo strategico in materia di benessere degli animali nell'ambito del PCNP (Piano di Controllo Nazionale Pluriennale) rappresenta per gli ispettori "un'occasione mancata".

Tra i punti di forza dei controlli ufficiali in Italia rilevati nella relazione finale rientrano:

  • Intenso lavoro in corso su una banca dati completa di valutazione dei rischi, in grado di fornire anche una panoramica della situazione del benessere.
  • Elevato numero di ispezioni sul benessere degli animali negli allevamenti di galline ovaiole.
  • Introduzione di indicatori basati sugli animali nel sistema di controllo.
  • Utilizzo del sistema ClassyFarm che "fornisce ai veterinari ufficiali una solida metodologia volta a garantire in modo più efficace il benessere delle galline ovaiole negli allevamenti".
  • Solida metodologia per le ispezioni sul benessere negli allevamenti che utilizza indicatori basati sugli animali e sulle risorse, la verifica dei coefficienti di densità per ciascun pollaio ispezionato e il mancato utilizzo della muta forzata.

Al contrario, le principali lacune consistono nel fatto che:

  • Le capacità massime e le galline detenute nell'allevamento, registrate nella banca dati nazionale, potrebbero non essere corrette o aggiornate.
  • E' stata rilevata incoerenza e inadeguatezza delle procedure documentate per verificare che i nidi soddisfino le esigenze etologiche delle galline di deporre le uova.
  • Ci sia una scarsa conoscenza della situazione reale negli allevamenti di pollastre e riproduttori

Inoltre, è stato puntualizzato come nei macelli che ricevono galline ovaiole da riforma non vengano utilizzati indicatori basati sugli animali  per individuare i segni di cattive condizioni di benessere in allevamento, sebbene tali indicatori siano noti sul campo. L'utilizzo e la raccolta di indicatori anche a livello dei macelli potrebbero contribuire al sistema ClassyFarm e fornire alle autorità un quadro ancora migliore del benessere delle galline ovaiole in Italia.

Il Ministero della Salute, in merito alla relazione finale sull'audit europeo, ha risposto che, in assenza di specifiche indicazioni legislative, il protocollo di Welfare Quality utilizzato nelle check-list per valutare l’idoneità dei nidi risulta essere un parametro idoneo al fine di valutare l’indice di gradimento del nido.

Data di pubblicazione: 
02/03/2022
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