Ministero della Salute. "Sorveglianza per la peste suina africana 2021: linee guida per la gestione dei campioni e del flusso informativo"

Il piano nazionale di sorveglianza per la Peste Suina Africana (PSA) prevede diverse attività da svolgere nelle regioni libere dall’infezione.

Ritenendo infatti non trascurabile il rischio di nuove incursioni del virus, è indispensabile innalzare il livello della sorveglianza passiva sia nelle popolazioni di suini selvatici che domestici.

In particolare, si rende necessario adottare misure di sorveglianza che si aggiungono a quelle già previste dalla normativa nazionale ed europea, che contiene indicazioni da adottare nei casi di sospetta infezione da Pesti Suine, sia in termini di approfondimenti diagnostici (necessari alla conferma) sia per l’adozione di misure di restrizione di tipo cautelativo allo scopo di impedire l’eventuale diffusione del virus.

Rispetto all’anno precedente, il piano nazionale per la PSA 2021 presenta due importanti novità relativamente alla sorveglianza passiva dei domestici.

In particolare, si prevede la possibilità per le regioni/province autonome di ridefinire il target della sorveglianza passiva sui domestici, attraverso una specifica analisi del rischio che aumenti la rappresentatività del campione e, in generale, la sensibilità del sistema.

  • Piano di sorveglianza passiva per PSA – CINGHIALI

Prelievo organi/carcassa di cinghiale rinvenuto morto o moribondo.

  • Piano di sorveglianza passiva per PSA – SUINI DOMESTICI

Il piano è basato sul prelievo di campioni e sul test per la ricerca del genoma del virus della PSA. A partire dal 2021 il piano PSA negli allevamenti di suini è affiancato in parallelo dal piano di sorveglianza PSC: i campioni prelevati verranno quindi sottoposti anche a test per la ricerca del genoma del virus della PSC.

 

 

Data di pubblicazione: 
06/04/2021
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