Valutazione e categorizzazione delle infezioni da Staphylococcus pseudointermedius antimicrobico resistente nei cani e nei gatti

Staphylococcus pseudointermedius è da tempo considerato una delle specie batteriche più rilevanti in Europa per il fenomeno dell'antimicrobico resistenza nei cani e nei gatti.

Gli esperti del gruppo di lavoro sulla Salute e il Benessere Animale dell'EFSA (Panel on Animal Health and Walfare - AHAW) hanno pubblicato un nuovo parere scientifico tenendo in considerazione i criteri previsti dal Regolamento 2016/429, anche conosciuto come Animal Health Law. Nel parere, S. pseudointermedius è stato valutato in base ai nuovi criteri considerando l'idoneità della resistenza a rientrare nel quadro normativo (elencazione e classificazione).
Particolare attenzione è stata rivolta al'impatto sulla salute animale degli isolati di S. pseudintermedius antimicrobico resistenti in cani e gatti nell'UE, in base al profilo dell'infezione e alle conseguenze sul benessere degli animali.

L'obiettivo del parere era quello di valutare se l'infezione da S. pseudintermedius antimicrobico resistente potesse essere inserita tra le malattie elencate nell'articolo 5 del Regolamento. Per fare questo gli esperti hanno eseguito, secondo i criteri dell'allegato IV, una valutazione ai fini della categorizzazione relativa al livello di prevenzione e controllo (articolo 9 del regolamento).

Secondo l'articolo 9 del Regolamento 2016/429 "Norme di prevenzione e controllo delle malattie da applicare alle diverse categorie di malattie elencate", le malattie possono rientrare in una o più delle seguenti categorie:

  • Categoria A: malattie elencate che non si manifestano normalmente nell'Unione e che, non appena individuate, richiedono l'adozione immediata di misure di eradicazione
  • Catogoria B: malattie elencate che devono essere oggetto di controllo in tutti gli Stati membri allo scopo di eradicarle in tutta l'Unione
  • Categoria C: malattie elencate rilevanti per alcuni Stati membri e rispetto alle quali sono necessarie misure per evitarne la diffusione in parti dell'Unione che ne sono ufficialmente indenni o che hanno programmi di eradicazione in corso
  • Categoria D: malattie per le quali sono necessarie misure per evitarne la diffusione a causa del loro ingresso nell'Unione o i movimenti tra Stati membri
  • Categoria E: malattie elencate per le quali vi è la necessità di sorveglianza all'interno dell'Unione.

Conclusioni del parere scientifico.
Il gruppo di esperti ha potuto concludere che l'infezione da S. pseudintermedius antimicrobico resistente:

  1. non soddisfa i criteri per poter rientrare all'interno delle categorie A, B e D;
  2. rimane una situazione di incertezza sul fatto che soddisfi i criteri delle categorie C ed E.

Infine, ai sensi dell'articolo 8 relativo alla "Redazione di un elenco delle specie", le specie animali da inserire nell'elenco per le infezioni da ceppi di S. pseudintermedius antimicrobico resistenti sono prevalentemente quelle appartenenti alle famiglie dei Canidi e dei Felidi, come cani e gatti.

Data di pubblicazione: 
03/02/2022
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