Avocado: laboratorio di ricerca farmacologica

18/03/2022

Tra i vegetali ora alimentari che hanno caratteri di laboratori di ricerca farmaco-terapeutica vi è anche l’avocado che oggi inizia ad essere coltivato nelle regioni calde meridionali della Spagna e del Italia (Sicilia).

L'avocado (Persea americana Mill.) della famiglia delle Lauraceae è originario del Messico con tre varietà botaniche conosciute come messicana (P. americana var. drymifolia), indiana occidentale (P. americana var. americana) e guatemalteca (P. americana var. guatemalensis). La Persea americana, la variante più nota, recentemente ha una notevole popolarità ed è spesso commercializzata come un "superfood" o "supercibo", un termine di marketing usato per indicare i cibi aventi presunte capacità benefiche per la salute, imputabili ad una parte delle caratteristiche nutrizionali o alla concentrazione chimica complessiva.

Cosa vi è di vero?

Oltre alle attività nutrizionali del suo frutto, l’avocado è oggetto di quasi duecentocinquanta pubblicazioni scientifiche diverse delle quali hanno individuato e identificato una lunga serie di molecole con caratteri bioattivi.

L’avocado contiene un alto contenuto di carotenoidi e molecole con caratteristiche che mostrano interessanti e promettenti attività medicamentose e tra queste attività immunomodulatorie, citotossiche degli acidi grassi a catena lunga e dei derivati dei semi e nel frutto composti con possibili antifungine, antitumorali, antiossidanti e diversi metaboliti con effetti anti-infiammatori, per cui una sua frazione insaponificabile in combinazione con olio di soia viene utilizzata per il trattamento dell'osteoartrite. 

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