Dieta e terapia nei pazienti oncologici. Il mix è ben tollerato

18/01/2022

Una dieta così "scioccante" da resettare il sistema immunitario dei pazienti oncologici e rafforzare la terapia. Ormai è sempre più evidente: i regimi alimentari molto restrittivi, così come il digiuno, sono buone armi contro i tumori. Ma quanto sono tollerabili da chi è in cura, nei giorni - non sempre facili - in cui viene somministrata la chemioterapia o l'immunoterapia?

È la domanda a cui hanno risposto i ricercatori dell'Istituto nazionale dei tumori (Int) e dell'Istituto Fondazione FIRC di Oncologia Molecolare (Ifom) di Milano, che hanno condotto uno studio, finanziato dalla Fondazione Airc, su 101 pazienti in cura contro il cancro. La dieta testata, ipoglicemizzante, prevedeva una restrizione calorica molto severa, di cinque giorni, da adottare ciclicamente ogni tre-quattro settimane durante la chemioterapia o l'immunoterapia sotto supervisione medica.

Con circa 400-600 calorie il primo giorno e meno di 400 i successivi, era composta principalmente da verdure, olio, tè, frutta, frutta secca e solo una volta pane integrale.

"È stata ben tollerata" fa sapere Filippo de Braud, direttore del Dipartimento di Oncologia ed Ematologia presso Int e principale autore dello studio, pubblicato sulla rivista Cancer Discovery. "Il dubbio maggiore era il deperimento organico, ma solo quattro persone sono passate dalla condizione di normopeso a quella di sottopeso, e non in modo grave. Il 99% dei pazienti, invece, è riuscito a fare almeno un ciclo; di questi, il 76% ne ha fatti almeno tre".

Il presupposto dello studio è che le cellule tumorali approfittino dell'alto livello di zuccheri nel sangue per proliferare. Perciò, riducendo il più possibile il glucosio nei giorni di terapia è come se si colpisse il nemico da due fronti: con la dieta e con i farmaci.

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