"Digital farming" negli allevamenti di suini per migliorare la qualità dell'aria

18/11/2019

In Italia le aziende suinicole contano quasi 9 milioni di capi, la maggior parte dei quali si trova in Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte e Veneto che da sole raggruppano circa l’87% dei capi allevati in Italia. In particolare, in Lombardia vengono prodotti circa il 50% dei suini nazionali, con una delle più alte densità di allevamento in Europa (si parla di circa 4 milioni di capi allevati, con più di 160 suini allevati per km2).

La presenza di una così elevata concentrazione di allevamenti intensivi rende problematica la convivenza con le vicine aree urbane. Infatti, gli allevamenti intensivi di suini sono i principali responsabili delle emissioni in atmosfera di ammoniaca, particolato atmosferico ed odori. 

Il progetto triennale “Sistemi filtranti per la riduzione di polveri, odori e ammoniaca e per migliorare il benessere di animali e operatori all’interno delle porcilaie” (Approach), con capofila il Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università degli Studi di Milano, coinvolge in qualità di partner l’Associazione Regionale allevatori Lombardia (Aral), responsabile delle attività di trasferimento e divulgazione dei risultati, e quattro aziende suinicole in cui verranno installati i sistemi per il monitoraggio e il miglioramento della qualità dell’aria.

Approach, iniziato a settembre 2019, è un progetto di “Digital farming”.

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