Etichetta ambientale degli imballaggi, rimandata al 31 dicembre 2022 l’entrata in vigore della legge

23/03/2022

A fine anno è stato pubblicato il Decreto Milleproproghe contenente una serie di proroghe, appunto, e rinvii di scadenze. Tra queste, ha trovato posto anche quello per l’obbligo di utilizzare l’etichetta ambientale degli imballaggi, disposizione che avrebbe dovuto diventare operativa il 1° gennaio, ma che era stata posticipata al 30 giugno 2022. Un’entrata in vigore che ora viene nuovamente rimandata, grazie alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge di conversione del Decreto Milleproroghe: con le modifiche apportate è stata disposta la sospensione fino al 31 dicembre 2022.

Secondo le disposizioni previste, le seguenti informazioni dovranno essere presenti su ogni confezione:

  1. La tipologia di imballaggio (scritta per esteso o mediante una rappresentazione grafica) per esempio: flacone, bottiglia, vaschetta, etichetta, lattina.
  2. L’identificazione specifica del materiale (codifica alfanumerica ai sensi della Decisione 97/129/CE, integrata eventualmente con l’icona prevista ai sensi della UNI EN ISO 1043-1:2002 (imballaggi in plastica), oppure, ai sensi della CEN/CR 14311:2002 (imballaggi in acciaio, alluminio e plastica), per esempio: Pet(1), Alu(41), Pap(21).
  3. La famiglia di materiale di riferimento e l’indicazione sul tipo di raccolta (se differenziata o indifferenziata oppure l’indicazione sul tipo di raccolta (se differenziata o indifferenziata) e, nel caso si tratti si raccolta differenziata, indicazione del materiale di riferimento.

L’obiettivo è agevolare la raccolta, il riutilizzo, il recupero ed il riciclaggio delle confezioni, nonché dare una corretta informazione ai consumatori sulla loro destinazione finale. Per quanto attiene all’ambito di applicazione del Decreto, esso non è strettamente correlato al luogo di produzione dell’alimento o del prodotto, sia questo UE o extra UE, ma, piuttosto, al territorio nell’ambito del quale l’imballaggio viene immesso.

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