Future missioni ma anche produzione di alimenti direttamente sulla Luna. E' la nuova missione del governo giapponese

13/10/2021

Nel quadro degli obiettivi destinati ad avviare soggiorni di lunga durata sulla superficie lunare, alla fine degli anni 30 di questo secolo, il governo giapponese sta per lanciare un progetto governativo volto a promuovere lo sviluppo di tecnologie per coltivare e fornire cibo al di fuori della Terra. 

Il governo prevede un sistema per massimizzare l’utilizzo dei rifiuti organici sulla base lunare come materia prima, e produrre alimenti altamente nutrienti in modo efficiente.  La tecnologia dovrebbe aiutare il programma statunitense Artemis, a cui collabora anche il Giappone, a mandare uomini sulla Luna, rafforzando così la reputazione internazionale del paese nipponico nelle risorse alimentari.

Il Ministero per l’Agricoltura, la Silvicoltura e la Pesca sta invitando gruppi di join venture – a cui affidare il progetto – a presentare le proprie candidature fino alla fine di settembre. Il progetto dovrebbe avere una durata di cinque anni, che scadranno nel 2025. Nell’anno fiscale 2021, dovrebbe essere stanziato un budget massimo di 310 milioni di yen (pari a circa 2,8 milioni di dollari) per il progetto.

Attualmente, il cibo spaziale viene prodotto e lavorato sulla Terra per poi essere portato nello spazio, ma una fonte che conosce bene il progetto ha dichiarato: “Secondo le stime, portare il cibo sulla Luna, a circa 380.000 chilometri di distanza dalla Terra, ha un costo orientativo di 100 milioni di yen (pari grossomodo a 900.000 dollari)”. Se le persone trascorreranno anni sulla Luna, tutto ciò porterà ad avere enormi costi di trasporto, rendendo necessaria la produzione in loco. Di conseguenza, l’obiettivo è creare un sistema di approvvigionamento alimentare in grado di garantire, in modo sostenibile, quasi tutti i nutrienti necessari, riutilizzando i rifiuti, ivi compresi i rifiuti organici, anche nell’ambiente chiuso di una base lunare.

Categoria Notizia: 
Parole chiave: