Gas metano e ruminanti: alcuni studi per ridurre le emissioni negli allevamenti

04/03/2022

I ruminanti producono gas metano attraverso l'apparato digerente e in particolare nella prima camera, il rumine: qui si trovano diversi microbi che "rompono" le fibre dei vegetali e che producono gas come il metano.

Dunque, tra i fattori che influiscono sul global warming ci sono le emissioni di oltre 1 miliardo di bovini allevati nel mondo. Innanzi tutto, perché il 32% delle emissioni di questo potente gas serra dovute ad attività umane è legato agli allevamenti, e viene soprattutto dalla digestione dei bovini (oltre che dagli escrementi, di maiali e bovini). Inoltre, urina e feci, oltre a contaminare le acque, producono ammoniaca e un altro gas serra - l'ossido di diazoto. Per questo la scienza sta studiando come intervenire.

Ed ecco uno dei più sorprendenti modi per salvare il Pianeta: insegnare alle mucche ad andare alla toilette! Ci è riuscito un team guidato da Lindsay Matthews (University of Auckland, NZ). Con un sistema di ricompense ha insegnato a un gruppo di vitelli a urinare in un apposito "bagno" al momento del bisogno: 11 vitelli su 16 hanno imparato. Il motivo di inventarsi una toilette per bovini? La loro pipì, mescolata con le feci, si trasforma in ammoniaca, che per l'azione di microbi del suolo può poi diventare ossido di diazoto. Invece, nella toilette, l'urina delle mucche può essere raccolta e trattata.

Toilette a parte, si cerca di ridurre la produzione di metano (250-500 litri al giorno per ogni mucca),si stanno sperimentando diversi additivi da unire alla dieta bovina. Ermias Kebreab, della University of California, Davis, ha provato con le alghe: l'aggiunta di 80 grammi di Asparagopsis taxiformis al mangime ha ridotto la produzione di metano fino all'82%. Un composto presente nelle alghe inibisce un enzima dei microbi produttori di metano (che appartengono agli archaea), coinvolto nella produzione del gas.

Diversi gruppi di ricerca stanno lavorando sugli additivi antimetano. Ma non sono l'unica strategia. C'è chi sta provando a sviluppare appositi vaccini: puntano a far produrre ai ruminanti anticorpi diretti contro i microbi metanogeni presenti nel rumine, inibendone la crescita e quindi riducendo la produzione del gas. Altri, come John Wallace, della University of Aberdeen (UK), propongono di selezionare mucche "a basse emissioni": quelle provviste di una comunità batterica che produce meno gas.

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