Idrogeno: dall’Ue arrivano 300 milioni per finanziare ricerca e sviluppo

11/03/2022

Mentre l’UE si impegna ad abbandonare i combustibili fossili, l’idrogeno è visto come un modo conveniente di trasformare l’elettricità da fonti rinnovabili, come vento e sole, in energia (immagazzinabile usando l’elettrolisi per scindere l’acqua in molecole di idrogeno e ossigeno).

L’idrogeno può essere usato come materia prima, come combustibile oppure come vettore e per lo stoccaggio di energia e ha molte applicazioni nei settori dell’industria, dei trasporti e dell’edilizia, difficili da decarbonizzare, ha dichiarato la Commissione Europea nella sua strategia per l’idrogeno 2020. Entro il 2050, la Commissione stima che il 24% della domanda globale di energia potrebbe essere coperto da idrogeno pulito. Per l’UE, le stime vanno dal 9% al 14%.

Il 1° marzo, la Clean Hydrogen Partnership dell’UE ha pubblicato il primo invito ad avanzare proposte come parte di un’agenda di ricerca strategica che copre 41 temi, dalla produzione, allo stoccaggio e alla distribuzione. “Questo importante investimento è essenziale per garantire lo sviluppo di un’economia dinamica dell’idrogeno che coinvolga diversi soggetti: innovatori, produttori e utenti finali in tutta l’UE per un futuro sostenibile e prospero basato sull’idrogeno”, ha dichiarato Bart Biebuyck, direttore esecutivo della Clean Hydrogen Partnership.

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