Malattie croniche, il responsabile non è solo il colesterolo

22/05/2018

Una ricerca irlandese pubblicata nel maggio 2018 su Nutrients ha riconfermato che non è il colesterolo la vera causa delle malattie cardiovascolari e della maggior parte delle patologie croniche, ma l'infiammazione che modifica le risposte vascolari.

I ricercatori hanno valutato i dati epidemiologici di tutte le aree legate alla dieta Mediterranea e al famoso studio "Seven Countries" su cui si è basata, approfondendo poi lo studio dei dati provenienti dalle cosiddette "zone blu", quelle cioè in cui si abbiano i livelli di sopravvivenza più alti connessi alla buona salute. Le zone cioè in cui si è longevi e sani. Lì hanno verificato che l'incidenza delle malattie cardiovascolari è indipendente dai livelli di colesterolo nel sangue e soprattutto dall'introduzione di colesterolo nella dieta. 

In particolare hanno potuto evidenziare che sono proprio i fattori che inducono l'infiammazione, tra cui in particolare il PAF (che oggi è facilmente misurabile), a correlarsi con l'inizio della patologia cardiovascolare e quindi delle malattie con queste correlate (dall'ipertensione all'infarto o alla insufficienza cardiaca).

In effetti alcuni autori sostengono da tempo che le statine svolgono un'azione antinfiammatoria su alcune specifiche citochine, per le quali appunto si riducono gli effetti negativi sui vasi e sulle arterie. Grazie a questa azione si ottengono i risultati sperati sulla mortalità cardiovascolare.

Tutto questo è in accordo con quanto si discute almeno dal 2015 in relazione alla possibilità di ridurre il colesterolo ai minimi termini. Numerosi lavori che miravano ad abbassare i livelli al di là di "qualsiasi limite" hanno portato a risultati opposti, cioè all'aumento della mortalità. 

Di certo, la scienza sta avanzando, comprendendo sempre di più i legami tra infiammazione, nutrizione e salute. Il fatto che il PAF, da molti sottostimato negli ultimi anni, stia tornando alla ribalta della ricerca innovativa va nella direzione che da anni stiamo seguendo, confermando l'impegno nella ricerca su questi temi.

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