Microplastiche nel 90% del sale da cucina

18/10/2018

Una nuova ricerca, nata dalla collaborazione tra Greenpeace e l’Università di Incheon in Corea del Sud, e pubblicata sulla rivista Environmental Science & Technology, ha preso in esame campioni di sale marino, di miniera e di lago, di diverse marche, provenienti da diversi paesi per analizzarne il contenuto.

Dall'indagine è risultato che 36 campioni, circa il 90% del totale, erano contaminati da microplastica costituita da Polietilene, Polipropilene e Polietilene Tereftalato (PET), ovvero le tipologie di plastica più comunemente utilizzate per produrre imballaggi usa e getta.

Questo studio, il primo condotto su vasta scala e tale da permettere un’analisi comparata della presenza di microplastiche in campioni di sale da cucina provenienti da numerose aree geografiche, ha consentito anche di correlare i livelli di inquinamento riscontrati nel sale con l’immissione e il rilascio di plastica nell’ambiente.

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