Niente pubblicità junk food sul trasporto pubblico di Londra: i risultati della ricerca

25/02/2022

Il divieto di pubblicità del junk food sul trasporto pubblico di Londra ha migliorato le abitudini alimentari dei cittadini. Dopo le restrizioni introdotte nel febbraio 2019, i consumi alimentari domestici hanno assunto un migliore profilo nutrizionale. Così conclude la ricerca guidata dalla London School of Hygiene & Tropical Medicine e pubblicata su PLOS Medicine. 

I ricercatori hanno confrontato oltre 5 milioni di acquisiti di alimenti HFSS (High in Fat, Sugar, Salt) di 1.970 famiglie distinte in due gruppi. Il primo gruppo è costituito da residenti a Londra (977 famiglie), monitorati nei consumi pre e post divieto (per 10 mesi). Il secondo, usato per il confronto post intervento, risiede invece nel Nord dell’Inghilterra.

Tra gli alimenti e le bevande acquistati durante lo studio, il 38,4% (1.952.083  confezioni) è stato classificato come junk food o HFSS. La comparazione degli acquisti ha dimostrato che in confronto ai consumi precedenti al divieto di marketing nei trasporti pubblici londinesi i nutrienti da alimenti HFSS sono diminuiti.

Il divieto di pubblicizzare alimenti HFSS sulla rete dei trasporti pubblici londinesi è solo uno degli interventi politici attuati per contrastare l’epidemia di obesità e sovrappeso, anche infantile, con l’interessamento del 4,2% tra i bambini in età compresa tra i 10 e gli 11 anni, con netta prevalenza nelle aree svantaggiate.

Non a caso, la World Health Organization (WHO) ha scelto il modello UK per combattere l’epidemia di obesità nel Vecchio Continente. Una condizione  emergenziale a cui l’Italia non è estranea, con un minore su 4 a rischio. 

Categoria Notizia: