La nutraceutica ha bisogno delle norme precise per definire la loro efficacia e la loro composizione

11/10/2019

Lo sviluppo degli ultimi anni della nutraceutica rappresenta sempre di più una nuova visione che si è creata del rapporto fra il cibo e la salute.

Il paradosso che salta agli occhi i nutraceutici e il termine “nutraceutico” sono dei veri e propri “ghost” ovvero dei fantasmi dal punto di vista normativo.

Attualmente il solo termine che abbia valore normativo è quello di “integratori alimentari” che viene pienamente riconosciuto e normato dal Ministero della Salute con i loro scopi e gli obiettivi ben definiti come anche il loro utilizzo e la loro commercializzazione.

I nutraceutici sono da immaginare come dei veri e propri concentrati di “complessi di molecole anche molto complicati” che appartengono quasi sempre al regno vegetale, talvolta a quello animale ma non sono esclusi anche fonti batteriche o fungine.

I nutraceutici possono essere potenzialmente diseducativi per i consumatori, per il rischio che si possa demandare a queste formulazioni farmaceutiche il ruolo di sopperire ai propri errori alimentari senza cercare, invece, di correggerli.

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