Unaware slaughtering: verso una macellazione inconsapevole

03/04/2018

Il processo di macellazione, "pur essendo orientato principalmente (e correttamente) agli aspetti sanitari, ovvero alla sicurezza sanitaria e alla qualità delle carni, ha previsto tutele giuridiche a beneficio degli animali".  Tuttavia, l'ultimo numero della rivista della Fondazione Veronesi si occupa delle necessità di prendere in considerazione le modalità attraverso le quali tendere ad azzerare negli animali la percezione degli eventi che portano al'uccisione".  Sono le premesse dell'articolo Unaware slaughtering- Macellazione Inconsapevole pubblicato da "The Future of Science and Ethics", la rivista scientifica a cura del Comitato Etico della Fondazione Umberto Veronesi.

Il documento, elaborato con il contributo del Comitato Bioetico per la Veterinaria, chiede sostegno economico alla ricerca, per mettere a punto procedure e tecniche di macellazione “in modo da minimizzare la sofferenza e la consapevolezza dell’animale” e finanziamenti per gli “studi sugli aspetti biologici, farmacologici e sanitari della macellazione inconsapevole ottenuta attraverso l’utilizzo di sostanze farmacologicamente attive, senza aumentare le sofferenze degli animali coinvolti nella ricerca”.

Oltre a raccomandare “specifiche filiere che rendano riconoscibili al consumatore (anche attraverso etichettature o “marchi di qualità”) prime possibili attuazioni della macellazione inconsapevole”, il documento auspica la rimozione degli ostacoli normativi che rendono difficoltosa la macellazione presso gli allevamenti e che vengano approfonditi i profili giuridici complessivi riguardanti la pratica della macellazione inconsapevole

A questo proposito è aperta sul sito EFSA una consultazione pubblica su linee guida sull’applicazione di metodi, nuovi o modificati, di stordimento degli animali al macello.

 

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