Unione Europea: stretta sui reati ambientali

15/12/2021

La proposta direttiva, che dovrà essere discussa dal Parlamento e dal Consiglio, aggiorna l’elenco degli eco-reati e prevede sanzioni più dure.

Stretta Ue sui reati ambientali. Per rafforzare la tutela dell’ecosistema la Commissione europea ha presentato una direttiva che prevede nuove fattispecie di eco-reati, tra cui il commercio illegale di legname, il riciclaggio illecito di navi o l’estrazione illegale di acqua, e sanzioni minime più severe, che potranno arrivare fino a 10 anni di reclusione nel caso di crimini che causino o possano causare morte o lesioni gravi alle persone.

La proposta di legge prevede l’obbligo per gli Stati membri di sostenere e assistere le persone che denunciano i reati ambientali e cooperano con l’applicazione della legge e chiarisce le definizioni esistenti dei reati ambientali, fornendo una maggiore certezza del diritto.

La direttiva prevede ulteriori sanzioni per chi commette reati ambientali, tra cui il ripristino dell’ambiente violato, l’esclusione dall’accesso ai finanziamenti pubblici e alle procedure di appalto o la revoca delle autorizzazioni amministrative.

Uno degli obiettivi del disegno di legge è quello di rendere più efficaci le indagini e i procedimenti penali pertinenti, rafforzando il coordinamento e la cooperazione a livello Ue, nonché favorendo una migliore raccolta di dati e statistiche. La Commissione propone che ogni Stato membro sviluppi strategie nazionali che garantiscano un approccio coerente a tutti i livelli di applicazione. Infine, poiché i reati ambientali sono un fenomeno globale, la Commissione continuerà a promuovere la cooperazione internazionale in questo settore.

 

Categoria Notizia: