PSA: Peste Suina Africana
REGIONE EMILIA-ROMAGNA
- Piano Regionale diinterventi urgenti per la gestione, il controllo e l'eradicazione della peste suina africana nei suini da allevamento e nella specie cinghiale (sus scrofa) nel territorio dell'Emilia-Romagna
- Documenti "Piano di Interventi Urgenti (PRIU) per la Peste Suina Africana previsto dal il decreto legge 17 febbraio 2022, n. 9 convertito della Legge 7 aprile 2022 n. 29 Misure urgenti per arrestare la diffusione della peste suina africana (PSA)"
MINISTERO DELLA SALUTE
I TEMI TRATTATI IN QUESTA SEZIONE DEDICATA ALLA PSA:
- La Peste suina africana in breve
- Come si trasmette agli animali
- Come prevenirla
- Piano di sorveglianza Nazionale e manuali operativi
- Sorveglianza Regione Emilia Romagna
- Presentazioni e materiali di approfondimento
- Come si combatte la malattia
- Video "Simulazione caso sospetto di Peste Suina Africana"
- Brochure e materiale informativo
CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE:
"Peste Suina Africana: la Regione Emilia-Romagna attiva un servizio telefonico"
Materiale per la stampa: locandina e brochure
1. La peste suina africana in breve
La peste suina africana (PSA) è una malattia virale altamente contagiosa che colpisce esclusivamente suini e cinghiali, con letalità che possono arrivare al 90%. La malattia non si trasmette all’uomo.
Perché è importante
Non esiste cura nè vaccino, è difficile contenere la sua diffusione che provoca effetti devastanti sul patrimonio zootecnico, sul settore della lavorazione delle carni (es. produzione di salumi). La gravità della malattia, la capacità dell’infezione di diffondersi rapidamente fanno sì che i paesi interessati o loro regioni siano soggetti a forti restrizioni commerciali di animali e prodotti per evitare la diffusione dell’infezione.
Diffusione
La PSA è stata endemica in Sardegna e lo è ancora nelle regioni sub-sahariane del continente africano.
Nel 2007 la malattia ha fatto la sua prima comparsa nelle regioni caucasiche (Georgia, Armenia, Azerbaigian) e, successivamente, in Russia, Ucraina e Bielorussia.
Nel 2014 il virus ha raggiunto i paesi dell’Unione Europea (Lituania, Paesi Baltici, Polonia). Il fronte epidemico ha via via interessato numerosi territori tra il 2016 e il 2018 (Moldavia, Repubblica Ceca, Romania, Ungheria, Bulgaria, Belgio, quest’ultimo raggiunto dal virus tramite un “salto” causato da attività umane).
Tra il 2019 e il 2020, Serbia, Grecia e Germania si sono uniti agli altri paesi già infetti in Europa.
Contestualmente, il virus ha raggiunto il continente asiatico (Cina, 2018) espandendosi poi nei paesi del Sud-Est asiatico e dell’Oceania (Papua Nuova Guinea). Nel 2021, anche l’America ha notificato casi di malattia (Repubblica Dominicana e Haiti).
In Italia la malattia è presente in Sardegna dal 1978, dove ha circolato il genotipo I, completamente diverso da quello dei paesi elencati in precedenza e dove la malattia è in via di eradicazione. Nel resto della penisola il primo caso di PSA è stato confermato in data 06/01/2022 in un cinghiale rinvenuto morto nel territorio del comune di Ovada (Alessandria), causato dal genotipo I, diverso da quello circolante in Sardegna e analogo a quello della recente onda epidemica degli altri paesi europei ed extraeuropei.
Nel corso del 2022 e nel 20023 l’infezione si è diffusa in modo progressivo fino ad interessare un vasto territorio delle regioni Piemonte e Liguria fino ad arrivare a pochi chilometri dal confine con l'Emilia-Romagna. La Commissione Europea ha aggiornato nel tempo i confini dell’area infetta (denominata “zona di restrizione II”). A maggio 2022 l’infezione si è diffusa anche nel Lazio dove attualmente la situazione epidemiologica è più favorevole, con l’assenza di nuovi casi da settembre 2022.
Link dati epidemiologici nazionali e internazionali - Diffusione PSA
- Peste Suina Africana - IZSPLV
- Peste Suina Africana: Bollettino Epidemiologico Nazionale tratto dal Sistema Informativo Veterinario
- Situazione mondiale della PSA
- Mappa indicativa della regionalizzazione ASF dell'UE ai sensi della decisione 2014/709 / UE (modificata da ultimo dalla decisione (UE) 2020/1780
- In Italia - Centro referenza nazinale - Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche
2. Come si trasmette agli animali
Le modalità di trasmissione dell’infezione sono legate all’elevata resistenza del virus nell’ambiente. Gli animali si possono infettare oltre che per contatto con animali infetti, anche per ingestione di carni o prodotti a base di carne contaminati (per es. scarti di cucina) o per contatto con oggetti contaminati come veicoli, attrezzature agricole, attrezzi da caccia, abbigliamento, ecc.
L’uomo non si infetta ma può veicolare passivamente il virus agli animali.
Come si manifesta negli animali
La malattia si può manifestare con morte improvvisa senza sintomi o con la comparsa di febbre elevata, perdita di appetito, emorragie cutanee localizzate in particolare alle estremità degli arti, alle orecchie e degli organi interni. Per le specie colpite (maiale domestico e cinghiale) la letalità raggiunge quasi il 100%.
Link utile:
3. Come prevenirla
Non esiste alcun trattamento o vaccino.
Nei paesi in cui la malattia non è presente la prevenzione si basa principalmente su rigide politiche di importazione. Quando il rischio di introduzione della malattia è ritenuto elevato, possono essere bloccate le importazioni di suini vivi e prodotti a base di carne di maiale o cinghiale. In ogni caso deve essere sempre garantito il controllo veterinario alle frontiere e il corretto smaltimento dei rifiuti alimentari da aerei, navi o veicoli provenienti da paesi infetti.
Link utili:
4. Piano di sorveglianza Nazionale e manuali operativi
Annualmente dal 2020 l’Italia adotta un Piano nazionale di Sorveglianza della PSA, approvato e cofinanziato dalla CE, e che contempla anche le misure di eradicazione per la regione Sardegna. Analogamente al Piano nazionale del 2022, che già aggiornava e potenziava le misure di cui ai Piani precedenti, il Piano nazionale di sorveglianza ed eradicazione per la PSA per il 2023 ha l’obiettivo di proteggere il patrimonio suinicolo nazionale dal virus PSA e si articola nei principali ambiti di seguito elencati:
- sorveglianza passiva nelle popolazioni di cinghiali
- sorveglianza passiva negli allevamenti di suini
- gestione della popolazione di cinghiali
- verifica dei livelli di applicazione delle misure di biosicurezza
- campagna di formazione e informazione degli stakeholders
Per approfondire: Ministero della Salute
Link utili:
5. Sorveglianza Regione Emilia Romagna
Il sistema di allerta precoce si basa non solo sulla segnalazione da parte di tutti i soggetti interessati da fenomeni di mortalità elevata, ma anche sulla ricerca del virus della PSA su tutti i cinghiali trovati morti e suini morti in allevamento anche in assenza di mortalità anomale o di sintomatologia/lesioni riferibili a PSA. Questo tipo di sorveglianza è ritenuta da tutti gli esperti internazionali molto più efficace di quella condotta su suini/cinghiali sani vivi o macellati/cacciati, in quanto, in caso di presenza dell’infezione, vista l’elevata letalità della malattia, la probabilità di trovare il virus è molto più elevata sui soggetti rinvenuti morti.
E’ quindi fondamentale mettere in campo tutti gli strumenti che possano migliorare la sorveglianza sulle carcasse di cinghiale. Come Regione Emilia Romagna abbiamo:
- Recepito il piano di sorveglianza nazionale e approvato le linee guida per l’applicazione del piano in regione Emilia-Romagna con delibera regionale n. 977/2020.
- Istituito un nucleo di coordinamento tecnico con delibera regionale n. 977/2020, che in funzione della sua interdisciplinarità, ha lo scopo di affiancare l'Unità di Crisi Regionale nella gestione di una eventuale epidemia di Peste Suina Africana.
- Attivato un numero regionale per segnalare la presenza di resti o carcasse di cinghiale ai servizi veterinari delle AUSL dell’Emilia-Romagna
- Progettato la creazione di un Applicazione GIS da affiancare al numero regionale che per alcune tipologie di utenti può risultare di più immediato utilizzo per notificare ai servizi veterinari il ritrovamento di carcasse di cinghiali
- Predisposto e coordinato la divulgazione capillare sul territorio regionale di tali materiali informativi destinati a diverse tipologie di destinatari, prodotti da noi e dal Ministero.
RISULTATI DELLA SORVEGLIANZA IN EMILIA-ROMAGNA
N.B. Il report sulla sorveglianza passiva nei suini domestici e selvatici in Emilia Romagna viene aggiornato su base mensile (Fonte dati Sorveglianza Epidemiologica Emilia-Romagna). Ad oggi tutti i campioni esaminati hanno avuto esito favorevole.
- Report sulla sorveglianza passiva nei suini domestici e selvatici in Emilia-Romagna, novembre 2022
- Report sulla sorveglianza passiva nei suini domestici e selvatici in Emilia-Romagna, settembre 2022
- Report sulla sorveglianza passiva nei suini domestici e selvatici in Emilia-Romagna, maggio 2022
- Report sulla sorveglianza passiva nei suini domestici e selvatici in Emilia Romagna, aprile 2022
- Report sulla sorveglianza passiva nei suini domestici e selvatici in Emilia Romagna, marzo 2022
- Report sulla sorveglianza passiva nei suini domestici e selvatici in Emilia Romagna, febbraio 2022
- Report sulla sorveglianza passiva nei suini domestici e selvatici in Emilia Romagna, dicembre 2021
- Report sulla sorveglianza passiva nei suini domestici e selvatici in Emilia Romagna, novembre 2021
- Report sulla sorveglianza passiva nei suini domestici e selvatici in Emilia Romagna, luglio 2021
- Report sulla sorveglianza passiva nei suini domestici e selvatici in Emilia Romagna, anno 2020
Dati sulla Sorveglianza cinghiali in Emilia-Romagna e Lombardia (dal sistema informativo SINVSA) e l’attività di Piemonte e Liguria nell’area infetta (dal sistema informativo SIMAN) con un focus sull’area di ricerca della nostra regione in cui sono state effettuate battute negli ultimi fine settimana (Piacenza).
Consulta la normativa principale
- REGOLAMENTO (UE) 2016/429 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 9 marzo 2016 relativo alle malattie animali trasmissibili e che modifica e abroga taluni atti in materia di sanità animale ("normativa in materia di sanità animale")
- REGOLAMENTO DELEGATO (UE) 2020/687 DELLA COMMISSIONE, del 17 dicembre 2019, che integra il regolamento (UE) 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme relative alla prevenzione e al controllo di determinate malattie elencate
- REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2021/605 DELLA COMMISSIONE del 7 aprile 2021 che stabilisce misure speciali di controllo della peste suina africana
6. Come si combatte la malattia
Tutti i programmi di eradicazione efficaci si basano su un rapido rilevamento della malattia sul territorio mediante la segnalazione ai servizi veterinari delle Aziende USL di suini o cinghiali morti per l’esecuzione degli esami diagnostici.
E’ inoltre necessaria l’adozione immediata di drastiche misure di controllo. Negli allevamenti colpiti deve essere predisposto il depopolamento degli animali e la pulizia e la disinfezione dei locali per evitare la diffusione ad altri allevamenti. Vengono inoltre istituite zone con rigide misure di controllo della malattia e in particolare restrizioni delle movimentazioni dei suini allevati. Anche nel rilevamento della malattia nei cinghiali, viene istituita una ”zona infetta” con recinzioni, divieto di ingresso al pubblico, divieto di caccia, ricerca attiva delle carcasse da inviare alla distruzione.
7. Presentazioni e materiali di approfondimento
Presentazioni e materiali di approfondimento:
PRESENTAZIONI DA PARTE DEL SERVIZIO COLLETTIVA E SANITA' PUBBLICA (Direzione generale cura della persona, salute e welfare Regione Emilia-Romagna):
8. Video "Simulazione caso sospetto di Peste Suina Africana"
Ma perché un cittadino dovrebbe comunicare il ritrovamento di una carcassa di cinghiale ai veterinari delle ausl?
Nel corso di un'esercitazione di insorgenza di epidemia di peste suina africana è stato prodotto un video che illustra i passaggi dell'attivazione di un sistema di rilevazione e risposta alla malattia, a partire dalla comunicazione di un cittadino che ha visto un cinghiale morto.
I tempi di risposta alla malattia sono ritenuti fondamentali per ridurre l'impatto sulla popolazione animale. Fondamentali sono le esercitazioni che vengono svolte periodicamente coinvolgendo tutti i servizi che dovranno intervenire in tempi rapidi.
9. Brochure e materiale informativo
Presentazioni webinar Ordine dei Giornalisti Emilia-Romagna e Piano Regionale della Prevenzione della Regione Emilia-Romagna del 23 novembre 2022:
- Peste Suina Africana: una corretta comunicazioone. Anna Padovani (Settore Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica - Regione Emilia-Romagna)
- La comunicazione del rischio delle emergenze legate alle malattie degli animali. Marco Grana (Giornalista - Responsabile web Azienda Usl di Bologna)
- Peste Suina Africana: che cos'è e perché è importante. Annalisa Santi (Istituto Zooprofilattico Lombardia e Regione Emilia-Romagna)
- Peste Suina Africana: come si previene e come si controlla. Il ruolo importante dei cittadini (Luisa Lolli Piccolomini - Settore Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica)
- Il controllo delle popolazioni di cinghiali come strumento di prevenzione e controllo della Peste Suina Africana (Maria Luisa Zanni - Settore attività faunistico-venatorie e sviluppo della pesca)
BROCHURE E MATERIALE INFORMATIVO, CLICCA SULL'IMMAGINE PER SCARICARE IL PDF COMPLETO
Pubblicato il 5 gennaio 2021 — ultima modifica 4 aprile 2023
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