In questi giorni l’Istituto Zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia Romagna giunge al milionesimo tampone esaminato per virus Sars Cov 2. Un percorso di 16 mesi che sembra iniziato ieri in un altro mondo, in un altro tempo.
La contaminazione dei prodotti di origine animale da parte di residui di farmaci veterinari è costantemente all’attenzione dei consumatori che chiedono alimenti sani e di qualità.
Gli animali negli allevamenti intensivi possono essere sottoposti a trattamenti farmacologici di gruppo per controllare le malattie e anche nei casi in cui le condizioni di allevamento non siano sempre idonee.
L’istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia Romagna (IZSLER), anche per l’anno scolastico 2020/2021, predispone un’offerta di tirocini curriculari per gli studenti degli Istituti d’Istruzione Superiore, in misura ridotta per l’emergenza epidemiologica, nel rispetto delle norme previste e in base al protocollo aziendale anti-contagio.
Al Centro Antiveleni di Milano (ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda), dal 1998 al 2019, sono pervenute 17.190 richieste di consulenza per intossicazione da funghi, il numero reale dei casi è sicuramente maggiore, sia perché coinvolti più commensali, sia perché non tutti si rivolgono al CAV di Milano. I sintomi determinati dall’ingestione di funghi velenosi o non commestibili, sono vari e in rapporto con la specie fungina implicata; in alcuni gravi casi, il fegato ha subito danni irreparabili che hanno portato al trapianto, quando è stato possibile, (20 casi).