Il 29 settembre si è celebrata la seconda Giornata Internazionale della consapevolezza sulle perdite e gli sprechi alimentari (International Day of Awareness for Food losses and waste).
Nel corso degli ultimi decenni, il sistema agro-alimentare europeo ha dovuto affrontare il problema di nutrire una popolazione in crescita, migliorando la trasparenza sui prodotti alimentari e riducendo la sua impronta di carbonio.
Tali sfide hanno condotto a un’importante constatazione, ossia che per rendere il settore agro-alimentare europeo più sostenibile è necessaria una revisione innovativa della sua filiera alimentare.
Il 29 settembre 2021 si celebrerà la seconda Giornata Internazionale della Consapevolezza sugli Sprechi e le Perdite Alimentare, istituita nel 2020 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Immaginate un autocarro da 40 tonnellate, 40.000 kg!, completamente carico; ora immaginatevi 23 milioni di questi autocarri, in fila indiana, attaccati l'uno all'altro - sono in numero sufficiente a comporre un nastro lungo sette volte l'intero giro del Pianeta - più o meno 264
REGOLAMENTO (UE) 2021/382 DELLA COMMISSIONE del 3 marzo 2021 che modifica gli allegati del regolamento (CE) n. 852/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio sull’igiene dei prodotti alimentari per quanto riguarda la gestione degli allergeni alimentari, la ridistribuzione degli alimenti e la cultura della sicurezza alimentare.
Il packaging da una parte e i comportamenti dei consumatori dall’altra giocano un ruolo fondamentale nella prevenzione degli sprechi alimentari, che, come si evince dai dati, il più delle volte si verificano proprio tra le mura domestiche.
Per combattere la povertà alimentare e lo spreco di cibo, la Regione è impegnata da alcuni anni a valorizzare e promuovere gli Empori solidali che per numero e capillarità rappresentano una peculiarità della nostra regione.
In Emilia-Romagna ad oggi quelli attivi sono 23 e altri 5 apriranno a breve.
Secondo il Circularity Gap Report, il modello circolare farebbe risparmiare 21 miliardi di tonnellate di materiali vergini. Ma occorre creare un mercato delle materie prime seconde
Lo spreco alimentare si verifica lungo tutta la catena di approvvigionamento, raccolta, stoccaggio, trasporto, trasformazione, distribuzione del cibo, fino al consumo da parte dei singoli. Per la Regione Emilia-Romagna, occorre quindi lavorare anche sulla sponda delle imprese di produzione e distribuzione: i possibili “donatori” di cibo, promuovendo una rete di aziende disposte a donare o a fornire i prodotti in eccedenza.
Dal lockdown una lezione l’abbiamo imparata: mangiare in modo salutare, cucinare il cibo, utilizzando al meglio gli ingredienti a disposizione, sprecando il meno possibile.