Report 2017 sulle attività degli uffici periferici PIF e UVAC

I Posti d’Ispezione Frontaliera (PIF) sono Uffici veterinari periferici del Ministero della Salute riconosciuti ed abilitati, secondo procedure dell’UE, ad effettuare i controlli veterinari su animali vivi, prodotti di origine animale e mangimi provenienti da Paesi terzi e destinati al mercato dell’UE o in transito verso altri Paesi terzi. Complessivamente l’attività viene svolta, in relazione alle esigenze geografiche e commerciali, presso 7 aeroporti e 17 porti.

Nel 2017 i PIF italiani hanno sottoposto a controllo per l’importazione sul territorio nazionale 47.279 partite di animali, prodotti di origine animale e mangimi di origine animale da oltre 100 Paesi terzi. I respingimenti, in numero di 179 partite di merci sono risultati pari allo 0,4% circa delle partite presentate all’importazione.


Gli Uffici Veterinari per gli Adempimenti degli obblighi Comunitari (U.V.A.C.) sono uffici periferici del Ministero della Salute atti a mantenere la responsabilità dei controlli a destino sulle merci di provenienza da altri Paesi dell’UE. Nel caso di riscontro durante un controllo effettuato nel luogo di destinazione o durante il trasporto, di una zoonosi o malattia degli animali o di altre cause suscettibili di costituire grave rischio per la salute dell’uomo o degli animali, l'UVAC dispone la distruzione della partita o, in taluni casi e ove possibile, il suo respingimento al Paese speditore previa acquisizione del nulla osta delle Autorità competenti.

Sono state sottoposte a controllo documentale e fisico 10.355 partite (0,48% del totale) e 4.909 di esse sono state sottoposte a controlli di laboratorio. Il controllo veterinario ha portato al respingimento/distruzione di 77 partite di merci potenzialmente pericolose per la salute del consumatore o per la salute degli animali. Più in particolare si è trattato di 35 partite di pesci e 8 di altri prodotti e sottoprodotti di origine animale non destinati all’alimentazione animale. Ove possibile e laddove le irregolarità erano meno gravi (es. certificati o documenti commerciali incompleti, identificazione degli animali non corretta), si è invece provveduto alla regolarizzazione della situazione (31 partite).

Data di pubblicazione: 
04/06/2018
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