Emilia Romagna: meno sale nel pane

Meno sale nel pane per combattere l’ipertensione arteriosa principale causa delle malattie cardiovascolari quali l’infarto e l’ictus.
E’ la proposta che arriva dalla Regione Emilia Romagna e dalle principali associazioni di panificatori regionali che recentemente a Bologna hanno firmato un accordo per la produzione di pane con un quantitativo di sale non superiore all’1,7% del peso della farina; l'accordo si inserisce nel progetto nazionale del Ministero della Salute “Guadagnare salute”.

Abbiamo scelto il pane perché anche con una riduzione del sale del 15% il sapore non cambia e poi perché il pane, come è noto, rimane uno degli alimenti più consumati dalla nostra popolazione, per questo motivo anche una riduzione modesta, ma quotidiana e prolungata nell'arco dell'intera vita, può portare a benefici per la salute davvero importanti” così spiegano i motivi dell'accordo, Marina Fridel , Alessandra Fabbri e Maurizio Rosi, del Servizio Veterinario e Igiene degli Alimenti e Nutrizione, rappresentanti presso il gruppo di lavoro regionale, dell'Assessorato Politiche per la Salute della Regione Emilia Romagna.

Il consumo eccessivo di sale è un problema solo italiano?

No, è un problema comune a tanti altri paesi, infatti, già nel 2003, un rapporto congiunto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e della FAO ha raccomandato che, ai fini della prevenzione delle malattie cardiovascolari e di altre malattie croniche, il consumo di sale fosse ridotto a meno di 5 g (o 2 g di sodio) al giorno, assicurando al contempo una adeguata iodinazione del sale”

Pensate di estendere il progetto “meno sale” anche su altri alimenti?

Sicuramente, pensiamo che i prodotti da forno in generale si potrebbero prestare benissimo al progetto, così come nei prodotti di gastronomia si potrebbe ridurre il sale con un’opportuna integrazione con aromi e spezie; per i salumi viceversa la cosa si presenta più complessa perché la presenza del sale spesso è strettamente legata a motivi tecnologici ”

Nello specifico cosa prevede l'accordo?

Le ditte che aderiranno al progetto saranno sostenute da campagne informative della Regione rivolte ai consumatori sui benefici legati a una ridotta assunzione di sale così come i Servizi d’igiene degli alimenti e nutrizione delle ASL attiveranno interventi mirati rivolti ai panificatori

Il pane con meno sale, infine, sarà riconoscibile grazie al cuore sorridente del marchio “Guadagnare in salute” del Ministero della Salute; sarà venduto senza variazioni di prezzo e si affiancherà al Pane “Qualità Controllata” prodotto anch’esso con poco sale (l’1,5% del peso in farina), con farine emiliano-romagnole poco raffinate, olio extravergine d’oliva, totale assenza di additivi e agenti chimici per la lievitazione.

Data di pubblicazione: 
08/05/2013
Categoria Notizia: