L’assunzione di fitosteroli con la dieta ridurrebbe il rischio di infarto cardiaco negli uomini, ma non nelle donne

È noto che gli steroli vegetali, assunti ad alte dosi (1-2 g/die, ad esempio attraverso bevande a base di latte fermentato), sono in grado di ridurre in modo significativo lo spessore della parete carotidea (indice ben noto di aterosclerosi) e la colesterolemia LDL, che a sua volta è correlata con il rischio di infarto miocardico (IMA, infarto miocardico acuto). Meno nota è la relazione tra il consumo di steroli vegetali naturalmente presenti negli alimenti, che mediamente in Europa non supera i 200-300 mg giornalieri, e il rischio coronarico.

Data di pubblicazione: 
06/11/2013
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