Salmonella e Campylobacter mostrano significativi livelli di resistenza ai comuni antimicrobici nell'uomo e negli animali

Le possibilità di trattare alcune delle più comuni infezioni veicolate da alimenti si stanno riducendo, in quanto alcuni ceppi di batteri continuano a presentare resistenza a più antibiotici in tutta Europa. In alcuni Stati membri, è stata segnalata un’elevata resistenza alla ciprofloxacina in isolati di Campylobacter, sia sia nell'uomo che negli animali. Sono questi alcuni degli esiti che emergono dall’ultima Relazione sintetica EFSA-ECDC sulla resistenza agli antimicrobici in batteri zoonotici e indicatori provenienti da esseri umani, animali e alimenti nell’Unione europea, che analizza dati raccolti nel 2013. Preoccupano gli elevati livelli di resistenza ai fluorochinoloni osservati in isolati di Campylobacter sia nell'uomo che nei polli da carne, visto che una gran parte delle infezioni umane da Campylobacter trae origine dalla manipolazione, dalla preparazione e dal consumo di carne di pollo. Tali elevati livelli di resistenza riducono le opzioni possibili per trattare efficacemente le infezioni umane gravi da Campylobacter, ha dichiarato Mike Catchpole, esperto scientifico capo all’ECDC.

Data di pubblicazione: 
10/03/2015
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