Dagli scarti dell’industria alimentare una pellicola edibile

Le pellicole che permetteranno di conservare più a lungo e meglio gli alimenti saranno ricavate da sottoprodotti organici dell'industria alimentare, come la pectina estratta dalle bucce d'arancia o il chitosano presente nei gusci di gamberetti. L'applicazione, frutto di una sperimentazione condotta dal Cnr, ha notevoli implicazioni sul fronte economico-ambientale: i film edibili escludono il ricorso a fonti fossili e rappresentano un esempio di riutilizzo di materiale proveniente da scarti di lavorazione.

Data di pubblicazione: 
29/04/2016
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