Toshiba produrrà anche insalata
Dalle fabbriche di pc a quelle di insalata. In Giappone, un marchio tecnologico come Toshiba si sta lanciando nella coltivazione di verdure non ogm, allevate senza pesticidi. Verrebbe da definirle bio, in realtà sono nuovi prodotti: le piante crescono con metodi hi-tech in fabbriche asettiche come quelle dei semiconduttori, che permettono di allungarne la scadenza, o di arricchirle di vitamine e altri nutrienti che fanno gola ai consumatori salutisti. Toshiba interpreta così l’idea di alimenti bio, per rispondere a una fortissima domanda interna, esplosa dopo il disastro nucleare di Fukushima nel marzo 2011 e indirizza il suo piano di investimenti triennale da 10,9 miliardi di euro proprio sul benessere, oltre che al business dell’energia e dei semiconduttori. «L’interesse dei consumatori dell’Arcipelago per cibi sani, protetti da prodotti chimici e da suoli inquinati, è andato via via crescendo», ha dichiarato l’azienda in un comunicato