Allergie, rinite allergica, asma e alimentazione

04/04/2018

La rinite allergica, chiamata anche pollinosi o fino a qualche anno fa "raffreddore da fieno" , è un classico mix di raffreddore e di congiuntivite che colpisce nei diversi momenti stagionali le persone che hanno sviluppato una specifica allergia verso qualche polline. In molti casi può essere associata ad asma. 

Fin dal 2007, gli studi di Brandt sugli animali con allergia alimentare che manifestavano sintomi respiratori da pollini pur non essendone specificamente allergici è stato rivoluzionario. Ovvero una persona infiammata per l'assunzione eccessiva di alcuni alimenti, potrebbe starnutire o tossire per uno stato infiammatorio indotto dal cibo e subire, a contatto con i pollini o gli acari, un effetto simile a quello della "goccia che fa traboccare il vaso". Una persona con una sensibilità al glutine non celiaca che continui a mangiare pane e pasta potrebbe starnutire o avere la congiuntivite per l'infiammazione prodotta dal glutine e non per il solo contatto con il polline. 

Pertanto, dopo avere effettuato il test di valutazione delle citochine infiammatorie (Recaller o BioMarkers) e studiato il profilo alimentare della persona con sintomi allergici, è possibile definire una corretta impostazione dietetica che riduca l'infiammazione generale dell'organismo ed eviti di superare la propria soglia di reattività. 

Nella nostra esperienza, in molti casi anche la semplice impostazione nutrizionale arriva a ridurre la sintomatologia allergica al punto da non richiedere il supporto di nessun farmaco o rimedio sintomatico e quando non si arriva alla completa soluzione, la necessità di farmaci sintomatici può ridursi in modo notevole.  

Oltre che valutare l'aspetto dietetico in accordo con il proprio profilo alimentare (come emerge da Recaller o BioMarkers), si deve tenere conto dell'azione infiammatoria dovuta all'eccessivo o ripetuto uso di zucchero, fruttosio e altre sostanze dolci a veloce assorbimento che facilitano la glicazione e sono responsabili di un notevole numero di sintomi allergici. 

Gli ultimi anni hanno visto crescere anche la funzione antiallergica della somministrazione di probiotici (in particolare L. rhamnosus e L. paracasei) che si affiancano agli altri strumenti terapeutici integrandoli efficacemente. 

Per anni si è pensato che l'intestino svolgesse esclusivamente funzioni di assorbimento, mentre oggi è chiaro il suo ruolo essenziale nella vita del sistema immunitario umano: come dire che “quando la pancia sta bene, sta bene l'intero organismo”.

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