Infrazioni alimentari: tra informazione e allarmismo

28/03/2019

Nel nostro Paese esiste un sistema di controllo degli alimenti molto articolato che coinvolge i produttori (autocontrollo) e le Autorità pubbliche (controlli ufficiali). Esistono poi delle strutture private che fanno dei campionamenti mirati su specifici alimenti per accertarne la regolarità. In termini quantitativi con gli autocontrolli si effettuano diversi milioni di analisi ogni anno; con i controlli ufficiali circa un milionementre le strutture private generalmente effettuano qualche migliaia di analisi.

La maggior parte dei controlli pubblici “sanitari” sono opera dei servizi veterinari e di quelli di prevenzione delle ASL. Quelli “qualitativi” sono invece effettuati prevalentemente dall’Ispettorato Centrale Repressione frodi. Un numero più limitato di controlli è effettuato dai Carabinieri NAS e dai Carabinieri del Ministero dell’”Agricoltura”.

In ogni caso il Ministero della Salute ogni anno pubblica i risultati dei controlli effettuati e si può osservare che le infrazioni sono piuttosto modeste e generalmente inferiori allo 0,5% dei campioni esaminati.

Dobbiamo renderci conto che tutti gli  alimenti presenti nei canali di commercio legali, sono rigorosamente controllati e pertanto molto sicuri. Eventuali alimenti irregolari (inferiori allo 0,5 %) sono rimossi dalla commercializzazione.

Per sapere come stanno effettivamente le cose dovremmo consultare i siti web delle Amministrazioni pubbliche come i Ministeri, gli Istituti Zooprofilattici, l’Istituto Superiore di Sanità, il CREA o altri che riportano le informazioni in modo imparziale e forniscono anche indicazioni per una migliore gestione del cibo.

Evitiamo di cadere nelle trappole di chi fornisce informazioni finalizzate alla difesa di propri interessi e cerchiamo di avere maggiore fiducia nelle Istituzioni Pubbliche

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