Obesità infantile, colpa degli zuccheri aggiunti

12/05/2019

 In Italia i dati recenti dello studio “Okkio alla salute” hanno messo in evidenza come 4 bambini su 10 siano in sovrappeso, con punte più alte nelle regioni del sud e del centro.​L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), tra le misure di contrasto, ha incoraggiato i governi  a prendere misure anche a livello politico per migliorare questa situazione.

L'eccessivo consumo di zuccheri aggiunti, vale a dire quegli zuccheri diversi da quelli naturalmente presenti nelle materie prime, rappresenta una grave minaccia alla salute, soprattutto per bambini e adolescenti. Tali zuccheri, infatti, contribuiscono all'alta prevalenza dell'obesità nell'infanzia e adolescenza, e partecipano in modo significativo anche all'incremento di carie, allo sviluppo di malattie cardiovascolari, di ipertensione, dislipidemia, insulino-resistenza, diabete mellito, steatosi epatica etc.

Le linee guida americane per il 2015-2020 e la stessa OMS raccomandano un contributo complessivo da zuccheri aggiunti inferiore al 10% dell'apporto energetico totale. Tuttavia l'OMS spingerebbe per una ulteriore diminuzione fino a meno del 5%. In pratica meno se ne consuma meglio è per la salute.

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