Piatti, bicchieri, posate e cannucce monouso ma solo in bioplastica...

01/02/2022

Come addentrarsi nei meandri dell'universo monouso dopo l'entrata in vigore del decreto legislativo che ha messo al bando posate, piatti, bicchieri e altri oggetti in plastica legati al consumo di cibo? Anche se ne vedremo ancora in giro, perché le aziende sono state autorizzate a vendere le scorte fino ad esaurimento, i sostituti ci sono. E già da tempo. Ma ora entrano di diritto - e obbligo - nella vita quotidiana di chi proprio non riesce a fare a meno dell'usa e getta.

Esistono vari tipi di piatti usa e getta plastic free da comprare al supermercato o nei negozi online. Tutti una volta utilizzati si possono buttare nei cassonetti dell'organico. Fra i più diffusi ci sono i piatti e i contenitori realizzati con la polpa di cellulosa, detta anche bagassa. Costituita da fibre residue della lavorazione della canna da zucchero spremuta nel mulino per estrarne il succo, questo materiale è resistente a temperature anche superiori ai 150 gradi, il che permette di impiegarlo in sicurezza anche per cibi caldi. Una peculiarità quest'ultima che non incide sul compostaggio, sul quale agiscono anche umidità e presenza di enzimi e batteri. Indicati per il forno a microonde.

Esistono anche piatti e vassoi in foglie di palma che si staccano naturalmente e vengono raccolte senza danneggiare la pianta. Possono contenere cibi sia freddi che caldi, anche unti o liquidi. Non vanno però utilizzati nel forno tradizionale né in quello in microonde.

Un'altra alternativa è data dai piatti di crusca di frumento.

Al posto dei bicchieri di plastica - che secondo i dati di Legambiente rappresentano il 46% dei rifiuti da consumo di cibi da asporto - ci sono i prodotti realizzati con bioplastiche come l'acido polilattico, detto Pla. Questo materiale, nato come alternativa al polietilene derivato dal petrolio, si ottiene a partire da materie prime di origine 100% vegetale, derivate dagli zuccheri delle piante come amido di mais, manioca, canna da zucchero o barbabietola.

Le posate più ecologiche sono quelle fatte di legno. Soprattutto quello betulla che ha una grande resistenza e, a differenza di altri tipi di legno, non deve essere sbiancato, così da non subire quindi trattamenti chimici di alcun tipo nel rispetto dell'ambiente.

E per le cannucce? Si possono scegliere in carta oppure in bioplastica, in bambù, in paglia. E anche commestibili: aromatizzate allo zenzero, al limone, alla fragola, al lime o alla mela, realizzate con zucchero glassato, amido di mais ed acqua, 100% biodegradabili.

 

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