Via libera alla vendita di carne sintetica da colture cellulari
Negli Stati Uniti con un comunicato congiunto il dipartimento per l’agricoltura statunitense (Usda) e la La Food and Drug Administration (l’ente governativo che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, FDA) hanno infatti annunciato che si occuperanno degli aspetti regolatori e di sicurezza di questi prodotti, rimuovendo l’ultimo ostacolo legislativo a una produzione su larga scala di carne prodotta in vitro. Interroghiamoci da più punti di vista, domandandoci appunto quali possano essere le conseguenze di questa scelta alimentare. È innegabile, la produzione di carne in laboratorio eviterebbe la produzione di molti animali con ricadute positive per l’ambiente, dalla riduzione della deforestazione, al taglio di emissioni, consumo di acqua ed energia, inquinamento. Ancora una volta un’innovazione tecnologica determinerebbe una ricaduta negativa per i piccoli allevatori a basso contenuto tecnologico, che vivono in aree marginali e Paesi meno avanzati, creando anche crisi di mercato e danni per le economie di paesi fragili. Sarebbe penalizzata la biodiversità: sparirebbero in breve tempo le razze domestiche destinate all’allevamento che, senza la cura dell’uomo, non potrebbero vivere “in natura”. Si perderebbero tradizioni e i saperi legati all’allevamento e alle produzioni animali.