Andando contro le attuali raccomandazioni internazionali, gli autori di uno studio pubblicato su The Lancet affermano che la dieta iposodica potrebbe non essere salutare e che l’assunzione elevata di sale sarebbe nociva solamente alle persone affette da ipertensione. Alla luce di queste gravi dichiarazioni, diventa fondamentale ribadire con forza la validità delle linee guida Oms, sottolineando la scarsa qualità dell’indagine. L’approfondimento a cura dei ricercatori Iss.

Il 7 aprile u.s. si è insediato il Gruppo di Coordinamento nazionale con il compito di programmare e coordinare le attività di verifica dell'efficacia della iodoprofilassi, monitorare eventuali variazioni nella frequenza di patologie tiroidee e pianificare interventi a sostegno di una campagna di informazione diretta sia alla popolazione che ai medici e al personale sanitario in genere. Del Gruppo fanno parte, oltre all’ISS, il Ministero della Salute, le Regioni e il Comitato nazionale prevenzione del gozzo, anche rappresentanti di Società scientifiche di riferimento.

Il consumo di sale va ridotto. L’Organizzazione mondiale della Sanità raccomanda un consumo giornaliero di sale inferiore ai 5 grammi al giorno: in Italia questo dato sembra ancora lontano se, come evidenziano alcuni studi, al momento è praticamente doppio nella popolazione adulta maschile e sempre alto in quella femminile. È invece inferiore ai livelli raccomandati il consumo di potassio.