Le nuove linee guida OMS sulla qualità dell'aria

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha pubblicato le nuove linee guida sulla qualità dell’aria: vengono ridotti drasticamente i limiti per l’esposizione a lungo termine degli inquinanti più dannosi per la salute, come il particolato fine e il biossido di azoto.
Per la stesura delle linee guida l'OMS si è basato sull'analisi di oltre 500 articoli scientifici, diversi dei quali hanno indicato che l’esposizione prolungata anche a bassi livelli di questi inquinanti costituisce un pericolo per la salute umana e che, di fatto, non esiste una soglia al di sotto della quale il rischio non aumenta. Questo è il primo aggiornamento dal 2005, con importanti implicazioni a livello politico: infatti, anche se i valori indicati dall’OMS non sono legalmente vincolanti, serviranno per informare le legislazioni nazionali e comunitarie.

Si stima che l'esposizione all'inquinamento dell'aria causi ogni anno circa 7 milioni di morti premature. Nei bambini, le conseguenze possono includere riduzione della funzionalità polmonare, infezioni respiratorie e asma. Negli adulti, tra le cause più frequenti di mortalità rientrano le patologie cardiache di natura ischemica e gli infarti, ma anche condizioni come il diabete o patologie neurodegenerative. 

Migliorare la qualità dell'aria che respiriamo è un obiettivo da raggiungere anche attraverso la lotta contro i cambiamenti climatici, riducendo le emissioni.
L'OMS ha preso in considerazione i livelli di sei inquinanti dell'aria, i più impattanti sulla salute umana: il particolato inferiore a 2.5 micrometri (PM 2.5), il particolato inferiore a 10 micrometri (PM 10), l'ozono (O₃), il diossido di azoto (NO₂), il diossido di zolfo (SO₂) e il monossido di carbonio (CO).

Rispetto al 2005, l'OMS ha drasticamente ridotto le concentrazioni medie annuali di riferimento degli inquinanti considerati:

Inquinante

2005
(µg/m3)

2021
​(µg/m3)
Particolato 2.5 10 5
Particolato 10 20 15
Ozono 100 60
Diossido di azoto 40 10
Diossido di zolfo 125 40
Monossido di carbonio 7 4

 

In Italia, secondo l'ultimo rapporto sulla qualità dell’aria dell’Agenzia Europea per l’Ambiente (Report 9/2020), le morti dovute all’esposizione al PM 2.5 sarebbero circa 50 mila e la concentrazione annuale media registrata nel 2018 pari a 15,5 microgrammi al metro cubo, il triplo rispetto a quanto suggerito dalle nuove linee guida.

 

LINK AL REPORTO OMS COMPLETO

Data di pubblicazione: 
27/09/2021
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