Regione Emilia-Romagna. Antibioticoresistenza: il nuovo rapporto

Il rapporto regionale 2021 sulla sorveglianza dell'antibioticoresistenza e sull'utilizzo di antibiotici in Emilia-Romagna presenta i risultati forniti dai laboratori (Sistema LAB) e dai flussi dell’assistenza farmaceutica (AFT), dell’assistenza farmaceutica territoriale (AFT) e dei farmaci a erogazione diretta (FED).
Rispetto alle edizioni precedenti, il formato e i contenuti del documento sono stati aggiornati con l’aggiunta di un focus sulle infezioni causate da Enterococcus faecium resistente alla vancomicina, di nuovi grafici e tabelle e con un esteso ricorso ai colori.

I dati relativi al 2021 appaiono ancora influenzati dagli eventi collegati alla pandemia di Covid-19 e in particolare dalle misure adottate per il contenimento dei contagi e dalla tipologia di prestazioni sanitarie erogate. Si notano però alcuni segnali di normalizzazione. Per esempio, il numero di colture batteriche inviate ai laboratori ha mostrato un parziale recupero nel 2021 dopo l’importante riduzione che era stata osservata nel 2020.

L’andamento delle resistenze agli antibiotici conferma la tendenza in miglioramento per la maggior parte dei microrganismi monitorati. Prosegue, in particolare, la riduzione della percentuale di resistenza di Klebsiella pneumoniae (KP) ai carbapenemi scesa a 9,1% nel 2021 (nel 2015 era pari a 24,4%). Anche il numero di casi di batteriemie causate da KP resistente ai carbapenemi si è ridotto sensibilmente nel tempo (122 casi nel 2020 e nel 2021 contro i 251 registrati nel 2015).

Nel 2021 le prescrizioni di antibiotici in ospedale si sono ridotte rispetto al 2020, raggiungendo il livello minimo osservato nel periodo 2015-2019. I consumi in ambito territoriale mostrano nel 2021 una ulteriore riduzione rispetto agli anni pre-pandemia, che conferma la tendenza già registrata nel 2020. Si osserva d’altra parte un uso più frequente di molecole ad ampio spettro, più impattanti sulla diffusione delle resistenze, rispetto a quelle a spettro ristretto.

Considerando le peculiarità del periodo pandemico, i risultati del 2020 e del 2021 devono essere interpretati con cautela soprattutto quando si mettono a confronto con quelli degli anni precedenti. Viene però confermata l’importanza di proseguire con le attività di promozione dell’uso prudente degli antibiotici e di monitoraggio e controllo delle infezioni in tutti gli ambiti assistenziali.

Il nuovo rapporto regionale

Data di pubblicazione: 
21/11/2022
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