La Spagna verso il divieto degli imballaggi in plastica

Anche la Spagna segue l’esempio della Francia nel recepimento delle norme sull’economia circolare previste dall’Unione Europea. Il Ministero spagnolo per la transizione ecologica e la sfida demografica (MITECO) ha aperto all'informazione pubblica il progetto di regio decreto sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio.

L’obiettivo è quello di promuovere l’uso di soluzioni alternative riutilizzabili agli imballaggi in plastica e di aumentare la quota di riciclo di questi materiali.

Secondo la proposta, dal 2023 i venditori non potranno più utilizzare imballaggi in plastica per frutta e verdura dal peso inferiore a 1,5 kg, promuovendo in questo modo l’acquisto di prodotti freschi sfusi. Tra le misure, anche l’uso di contenitori riutilizzabili presso il punto vendita o la possibilità, per il consumatore, di riempire dei contenitori personali, purché debitamente puliti e idonei. Infine, per incoraggiare il riciclo e l'uso di materie prime secondarie di qualità nella produzione di nuovi imballaggi, in particolare la plastica, il testo include che l'imballaggio di questo materiale contenga una percentuale di plastica riciclata. Per i contenitori in PET queste percentuali dovranno essere del 25% nel 2025, e per tutte le plastiche del 30% nel 2030. Viene previsto anche un contenuto minimo di plastica riciclata per tipologia di prodotto, che può variare dal 15% per lattine, vaschette e vassoi, al 25% in imballaggi primari a sacco, fino al 60% nei pallet.

 
Data di pubblicazione: 
13/10/2021