Etichette alimentari e impronta ecologica

29/12/2021

Il settore alimentare è uno dei principali responsabili delle emissioni di gas serra e, in vista della neutralità climatica, l’Unione europea si sta impegnando a limitarne l’impatto negativo.

Una delle strategie è quella di introdurre etichette sui cibi per indicarne la sostenibilità e permettere così ai consumatori di compiere scelte maggiormente informate. Le potenzialità sono molte, ma gli strumenti sono ancora limitati.

Secondo la commissione europeail settore alimentare contribuisce per almeno un terzo alle emissioni globali di gas serra. A seconda del paese, in Ue questa quota si attesta tra il 25% e il 42%. In vista degli impegni presi per lo European green deal, che prevede la neutralità climatica entro il 2050, è quindi necessario limitare la capacità inquinante di questo settore.

Un’etichetta prodotta sulla base di standard definiti chiaramente e che tenga in considerazione vari fattori ambientali non solo sarebbe capace di fornire informazioni più complete ai consumatori, ma potrebbe essere anche uno strumento efficace per ridurre le emissioni legate al settore alimentare.

Una recente ricerca dell’università di Oxford dimostra infatti che le etichette possono effettivamente influenzare le decisioni dei consumatori e persuaderli a scegliere i cibi meno inquinanti.

Che aspetto avrebbero gli scompartimenti dei supermercati se i cibi in essi contenuti fossero etichettati a seconda del loro grado di sostenibilità?

I prodotti di origine animale – in particolar modo la carne di manzo, di agnello e i formaggi – sono quelli che più contribuiscono alle emissioni di gas serra.

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