I pregiudizi del nostro cervello sui nostri acquisti: frutta e verdura si perdono a favore di chips e patatine fritte

05/10/2021

Un numero crescente di persone nel mondo occidentale è in sovrappeso. Come mai? Gli scienziati stanno cercando da tempo una risposta. La ricercatrice olandese Rachelle de Vries cerca di fare un po' di luce: potremmo essere pre-programmati. Cioè: ricordiamo meglio dove trovare il cibo ricco di calorie rispetto a quello che ne contiene meno.

De Vries ha conseguito il dottorato di ricerca con uno studio intitolato Foraging minds in modern food environment. Ha fatto degli esperimenti per dimostrare che il nostro cervello ha un "pregiudizio" (in termini scientifici: bias) a ricordare la posizione dei cibi ricchi di calorie rispetto a quelli che hanno meno calorie.

Questo pregiudizio ha un impatto negativo sui nostri acquisti, e quindi sul comportamento alimentare. Il fatto che il nostro cervello abbia sviluppato tale pregiudizio, è il risultato della nostra evoluzione.

Frutta e verdura si perdono a favore di chips e patatine fritte. Il pregiudizio rimane, anche quando vengono apportate correzioni sulla preferenza o familiarità delle persone con determinati prodotti. Inoltre, questo pregiudizio sembra essere universale.

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