Uno studio sulle malattie infiammatorie intestinali e gli alimenti ultraprocessati

01/12/2022

Gli alimenti ultraprocessati possono favorire l’insorgenza e il peggioramento delle malattie infiammatorie intestinali. L’ipotesi, supportata da ampia letteratura scientifica, viene ripercorsa da uno studio belga  pubblicato su Frontiers in Medicine, mediante l’analisi della funzione svolta da ciascuna sostanza non nutritiva tipica degli alimenti ultraprocessati nella manifestazione delle infiammazioni intestinali.

Studi preclinici mostrano che diversi componenti non nutritivi degli alimenti ultraprocessati possono influenzare negativamente la barriera intestinale. Possono indurre disbiosi, influenzare negativamente lo strato di muco, aumentare la permeabilità dell’epitelio intestinale o interagire direttamente con il sistema immunitario. 

Sulla base di questi risultati, una dieta a basso contenuto di alimenti ultraprocessati, potrebbe potenzialmente indurre la remissione o controllare i sintomi nei pazienti con IBD (malattie infiammatorie intestinali,). 

Tuttavia, i dati sull’uomo sono ancora limitati e sono necessari studi nutrizionali per valutare il potenziale clinico di nuove terapie dietetiche per i pazienti affetti da malattie infiammatorie intestinali. 

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