Un progetto per ridurre la presenza di antibiotici nel ciclo deiezioni, terreno e colture

15/07/2021

Il progetto "Reflua", sostenuto dalla regione Lombardia, dall'Università di Bologna e dalla cooperativa suinicola Assocom ha un approccio inusuale e originale nei confronti dell'antibiotico resistenza, affrontata seguendo il ciclo degli antimicrobici dopo il loro impiego e dunque nelle deiezioni degli animali, in questo caso dei suini.

La presenza di antibiotici nei reflui dei suini, come ha spiegato a un recente incontro Ilaria Braschi dell'Università di Bologna, può indurre fenomeni di AMR nei batteri presenti nel suolo, interessando poi le coltivazioni e per trasferirsi infine alle acque.
Per le prove sono state prese in esame tre diverse situazioni aziendali: con impianto di depurazione, con solo vasconi di stoccaggio e infine con impianto per la produzione di biogas.

Le analisi si sono concentrate sui reflui provenienti dai reparti di svezzamento, dove l'impiego di antibiotici è più frequente.
E' stata così confermata la presenza nei reflui suini di alcune molecole antimicrobiche, come pure la presenza di ceppi batterici resistenti.

Le ricerche hanno esaminato alcune tecnologie in grado di contrastare questi fenomeni e la scelta è caduta sull'impiego degli ultravioletti, dei biofumiganti e dell'acqua ossigenata (reattivo di Fenton).
Quest'ultimo è il metodo che ha fornito i migliori risultati, consentendo al contempo un deciso abbattimento nella emissione di odori.
Ulteriori accertamenti hanno confermato che questi trattamenti non interferiscono con le caratteristiche dei reflui, lasciando immutato il loro potere fertilizzante.

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