“Niente mortadella nelle scuole” la finta notizia dilaga in rete e sui giornali

Il divieto di servire la mortadella nella scuole dell’Emilia Romagna ha scatenato la fantasia di molti giornalisti, che hanno dedicato ampio spazio a questo argomento. La notizia non è vera ma nel circo mediatico questo aspetto conta poco, tanto che la notizia è rimbalzata nelle cronache di alcuni quotidiani nazionali. Perché si è creata questa situazione, visto che nessuno ha mai pensato di togliere la mortadella dal menù dei bambini di Bologna.C’è di più, su alcuni quotidiani nei titoli si evidenziava la messa al bando della mortadella, salvo poi riportare nell’articolo interviste realizzate con responsabili regionali che negavano l’esistenza del divieto.L’assessore all’Agricoltura Tiberio Rabboni e quello alla Sanità Carlo Lusenti, in un comunicato, hanno precisato che la mortadella non è citata nelle “Linee guida per l’offerta di alimenti e bevande nelle scuole“, che il documento sconsiglia l’uso di prodotti di salumeria freschi, da cuocere e stagionati escludendo quindi il salume tipico di Bologna classificato come un insaccato cotto.E’ vero invece che le linee guida invitano a moderare l’impiego di salumi in generale e a selezionare meglio i prodotti venduti nei distributori automatici localizzati nelle scuole.Il problema della mortadella quindi non esiste, ma è stato creato o per distrazione (ad alcuni è sfuggita la distinzione tra salume crudo e cotto) o per un pizzico di negligenza (non si è verificata la notizia in modo adeguato come dovrebbe fare ogni giornalista), oppure si è preferito pubblicare una notizia verosimile con un bel titolo in cronaca, salvo poi precisare che non è proprio tutto vero.
Roberto La Pira

Data di pubblicazione: 
01/01/2012
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