Parte dal Friuli la battaglia per vietare la macellazione senza stordimento

05/10/2017

Parte da Trieste la crociata per vietare la macellazione rituale su tutto il territorio nazionale. A farsene promotore con una mozione presentata alla Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia. Si tratta di materia di competenza statale, quindi non può essere oggetto di una norma regionale. Per questo la mozione si rivolge al governo, con richiesta di “vietare la macellazione rituale, o quantomeno adoperarsi per modificare la normativa prevedendo lo stordimento degli animali, nonché fronteggiare con ogni mezzo il fenomeno della macellazione rituale svolta al di fuori dei centri autorizzati e mobilitare i servizi veterinari delle Aziende sanitarie locali, affinché implementino la vigilanza nei luoghi deputati alla macellazione islamica, per sincerarsi del puntuale rispetto della normativa vigente”. In tutta Italia i macelli autorizzati alla pratica rituale sono circa 200, sicuramente pochi per soddisfare le richieste. Novelli chiede alla Giunta friulana di farsi portatrice di un’istanza in sede nazionale: “Visto che alcuni Paesi europei prevedono, anche per la macellazione rituale, il previo stordimento, considerando quest’ultimo un’inderogabile necessità etica dettata dalla civiltà e dal rispetto per il mondo animale, può essere fatto altrettanto anche nel nostro Paese”. Ma serve un provvedimento legislativo.

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