Ricerca su 32 balene e delfini: trovate microplastiche in due terzi dei mammiferi analizzati

28/08/2023

Oltre 170 migliaia di miliardi: questa la quantità stimata di frammenti di plastica che galleggiano in superficie nei nostri oceani, secondo un recente studio.

Il problema è che la plastica non si limita a inquinare il mare, ma viene spesso ingerita dagli animali che lo abitano: una ricerca pubblicata su Environmental Pollution ha infatti rilevato la presenza di microplastiche nei polmoni e nei tessuti grassi di due terzi dei mammiferi marini analizzati.

I campioni studiati appartengono a 32 animali allevati o arenatisi tra il 2000 e il 2021 in Alaska, California e Carolina del Nord. La plastica è lipofila, ovvero ama il grasso, e per questo si ritiene sia attratta dal grasso di balena che i cetacei hanno sottopelle, dal melone, l'organo che hanno al centro della fronte, e dai cuscinetti di grasso presenti nella loro mascella inferiore.

Lo studio, oltre a questi tre tipi di tessuti adiposi, ha analizzato anche quelli polmonari: le microplastiche sono state ritrovate ovunque. I frammenti misuravano dai 198 ai 537 micrometri (un capello umano è spesso mediamente 75 micrometri).
 
I frammenti più comuni ritrovati nei tessuti sono state le fibre di poliestere, spesso provenienti dalle nostre lavatrici che "consumano" i capi che laviamo, e il polietilene, che si trova nelle bottiglie di plastica. Il colore dei frammenti era quasi sempre blu.
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